L'Italia annichilisce anche la Bulgaria ed è campione del mondo
La superpotenza della pallavolo mondiale è l'Italia. A poche settimane dalla conquista del titolo iridato da parte della nazionale femminile, ieri pomeriggio è arrivato il bis servito dalla selezione maschile, che in finale ha triturato la grande sorpresa di questa manifestazione, la Bulgaria, per 3-1 (25-21, 25-17, 17-25, 25-10). Un successo in linea con quelli conquistati nei quarti contro il Belgio e in semifinale contro la Polonia, costruiti giocando in maniera pulita, senza regalare mai nulla agli avversari.
La grande differenza con la giovane squadra dei fratelli Nikolov, gli azzurri l'hanno costruita con i fondamentali della fase break, ovvero muro e battuta, nei quali la loro superiorità è stata devastante: 10 block contro 4 e 13 ace contro 4. In attacco la squadra allenata da Gianlorenzo Blengini ha retto il passo dell'Italia, ma non è ovviamente bastato.
Per gli azzurri si tratta del quinto titolo iridato dopo quelli ottenuti nel ’90, ’94, ’98 e 2022, il secondo consecutivo. L’Italia, inoltre, accorcia ulteriormente la distanza rispetto all’URSS, che rimane l’unica squadra ad aver conquistato 6 volte i Mondiali tra il ’49 e l’82. L’Italia anche diventa la seconda nazionale ad aggiudicarsi il titolo nello stesso anno sia nel maschile sia nel femminile, cosa già riuscita all’Unione Sovietica nel 1952 e nel 1960. La pallavolo diventa così l’unico sport di squadra italiano ad aver vinto nello stesso anno la rassegna iridata sia nel femminile sia nel maschile.
Il trionfo letto in chiave trentina
C'è ovviamente molto della Trentino Volley anche in questo alloro iridato maschile, basti pensare che due dei tre azzurri scelti nel dream team finale sono stati costruiti qui, Alessandro Michieletto e Simone Giannelli. Del gruppo fanno parte anche un altro campione dell'Itas, il regista Riccardo Sbertoli, e un altro atleta nato e cresciuto nel settore giovanile gialloblù, quale è Gianluca Galassi, che però nella circostanza ha compiuto un netto passo indietro rispetto al recente passato, visto che De Giorgi gli ha sempre preferito Anzani, Russo e Gargiulo, relegandolo di fatto al ruolo di quarto centrale, situazione del tutto nuova.
Non è riuscito a sfruttare la grande occasione nemmeno Kamil Rychlicki, che si porta sì a casa un oro mondiale a pochi mesi dal suo ingresso in nazionale, ma non conquistato da protagonista come ci si sarebbe potuti aspettare, dato che con il passare del tempo De Giorgi gli ha sempre preferito Romanò, utilizzando l'ex opposto dell'Itas con il contagocce. Le premesse tecniche, solo qualche mese fa, erano ben diverse. Infine si tratta di occasioni mancate, per motivi diversi, per Daniele Lavia e Gabriele Laurenzano. Il primo è stato messo ko ed estromesso di forza dal Mondiale da un vero e proprio incidente sul lavoro, come avviene in fabbrica, nel quale ha rischiato di rimetterci un'intera mano e dovrà ora scalare l'Everest per tornare ad essere titolare inamovibile della nazionale, sia perché nessuno sa quanto tempo impiegherà per tornare alla piena efficienza e se ci riuscirà, sia perché Bottolo e Porro hanno dimostrato di poter vestirne i panni e difficilmente, soprattutto il primo, torneranno a sedersi docilmente in panchina.
In quanto al libero calabrese, ha destato una certa sorpresa la sua mancata convocazione nel gruppo, soprattutto perché De Giorgi gli ha preferito un atleta che è stato il suo vice a Trento per due stagioni, Domenico Pace. Difficilmente avrebbe conteso il posto a Balaso, ma senza dubbio questa bocciatura non è stata un'iniezione di fiducia per lui.
La cronaca
L’Italia è scesa in campo con la formazione composta dalla diagonale Giannelli-Romanò, Michieletto e Bottolo i martelli, Anzani e Russo i centrali con Balaso libero. Bulgaria schierata invece con Simeon Nikolov in palleggio, Asparuhov opposto, Atanasov e Aleksandar Nikolov schiacciatori, Petkov e Grozdanov centrali, Kolev libero.
Nel primo set gli azzurri hanno giocato sostanzialmente a strappi con momenti di difficoltà durante i quali sono stati costretti a rincorrere la giovane formazione bulgara, che però con il passare dei minuti ha finito per cedere sotto i colpi degli azzurri trascinati da un ottimo Romanò (7 punti e 88% in attacco), ma anche messi alle corde da due buoni turni al servizio di Bottolo (5) e Michieletto. La formazione tricolore ha dunque amministrato un vantaggio di 4 lunghezze (21-17, 24-20) fino a quando, dopo aver fallito una prima palla set, ha chiuso in proprio vantaggio il primo parziale sul 25-21.
Il secondo parziale è stato caratterizzato da una buona partenza azzurra, vanificata però da un parziale recupero degli uomini di Blengini, arrivati fino al -2 (13-11). Giannelli e compagni hanno continuato fare la propria partita rimanendo sempre ben dentro il match e arrivati sul 18-16 una sensazionale sequenza di 5 ace di Romanò ha spaccato il parziale fino al 23-16, a quel punto il finale è sembrato essere scontato con il 25-17 conclusivo frutto dell’errore in attacco di Nikolov valso il 2-0 per l’Italia.
Nel terzo set la Bulgaria si è portata sull’11-9 e da lì è sembrata poter invertire l’inerzia della gara, portandosi sul +5 (15-10), trascinata dal pubblico filippino; con il passare dei minuti gli azzurri hanno conosciuto il primo, vero, momento di difficoltà trovandosi a -6 (11-17, 12-18). A quel punto De Giorgi ha inserito prima Porro per Bottolo e successivamente Sbertoli per Giannelli, ma i cambi non hanno sortito gli effetti sperati con i bulgari che hanno sempre ben amministrato il vantaggio fino al 25-17 in loro favore riaprendo così la gara.
Il quarto set è iniziato con Giannelli e Bottolo nuovamente in sestetto e Italia apparsa in partita come in precedenza; scesi in campo con l’atteggiamento giusto, gli azzurri si sono portati sul 10-4, vantaggio andato progressivamente aumentando fino al 20-10 con Bottolo mattatore delle fasi finali. Il finale è un trionfo tricolore: 25-10 e secondo titolo iridato consecutivo.
Il tabellino
ITALIA - BULGARIA 3-1 (25-21, 25-17, 17-25, 25-10)
ITALIA: Anzani 9, Giannelli 4, Michieletto 11, Russo 4, Romanò 22, Bottolo 19, Balaso (L). Sani, Porro, Sbertoli. N.e: Rychlicki, Gargiulo, Galassi, Pace (L). All. De Giorgi.
BULGARIA: Petkov 4, Asparuhov 5, A. Nikolov 23, Grozdanov 4, S. Nikolov, Atanasov 11, Kolev (L). Tatarov, Antov 4, Dobrev (L), Petkov P. N.e: Nachev, Zhelev, Palev. All. Blengini
Arbitri: Simonovic (SUI) e Mokry (SVK).
Durata set: 29', 25', 22', 20'.
Spettatori: 16429.
Italia: 13 a, 18 bs, 10 mv, 22 et
Bulgaria: 4 a, 12 bs, 4 mv, 23 et
Il dream team scelto dalla FIVB:
- Aleksandar Nikolov (Schiacciatore, Bulgaria)
- Aleks Grozdanov (Centrale, Bulgaria)
- Jakub Kochanowski (Centrale, Polonia)
- Fabio Balaso (Libero)
- Simone Giannelli (Palleggiatore)
- Yuri Romanò (Opposto)
- Alessandro Michieletto (MVP e Schiacciatore)

L'albo d'oro dei Campionati del Mondo Maschili
1949 Praga - 1. U.R.S.S. 2. Cecoslovacchia 3. Bulgaria
1952 Mosca - 1. U.R.S.S. 2. Cecoslovacchia 3. Bulgaria
1956 Parigi - 1. Cecoslovacchia 2. Romania 3. U.R.S.S.
1960 Rio de Janeiro - 1. U.R.S.S. 2. Cecoslovacchia 3. Romania
1962 Mosca - 1. U.R.S.S. 2. Cecoslovacchia 3. Romania
1966 Praga - 1. Cecoslovacchia 2. Romania 3. U.R.S.S.
1970 Sofia 1. Germania Est 2. Bulgaria 3. Giappone
1974 Città del Messico - 1. Polonia 2. U.R.S.S. 3. Giappone
1978 Roma - 1. U.R.S.S. 2. Italia 3. Cuba
1982 Buenos Aires - 1. U.R.S.S. 2. Brasile 3. Argentina
1986 Parigi - 1 .U.S.A. 2. U.R.S.S. 3. Bulgaria
1990 Rio de Janeiro - 1. Italia 2. Cuba 3. U.R.S.S.
1994 Atene - 1. Italia 2. Olanda 3. U.S.A.
1998 Tokyo - 1. Italia 2. Jugoslavia 3. Cuba
2002 Buenos Aires - 1. Brasile 2. Russia 3. Francia
2006 Tokyo - 1. Brasile 2. Polonia 3. Bulgaria
2010 Roma - 1. Brasile 2. Cuba 3. Serbia
2014 Varsavia - 1. Polonia 2. Brasile 3. Germania
2018 Torino - 1. Polonia 2. Brasile 3. USA
2022 Katowice - 1. Italia 2. Polonia 3. Brasile
2025 Manila - 1. Italia 2. Bulgaria 3. Polonia