La Val di Non piega anche San Donà e vola, Itas ko
Ed ora, un passo dopo l'altro, un sabato dopo l'altro, i verdetti si avvicineranno. Con sabati cruciali come quello appena andato in archivio. Perché nella stessa serata la capolista Val di Non Blue City, battendo San Donà, allunga sulle inseguitrici grazie al successo solo al quinto set di Ravenna. Ed ora il vantaggio sulla seconda è di 10 punti. Mentre B-Com Nardin e Itas Diatec, ambedue sconfitte abbastanza nettamente a Falconara e Cortona, vedono allontanarsi ora la quota salvezza. Per i fiemmesi sono 10 i punti di distacco con la permanenza in categoria, mentre per i baby gialloblù sono ben 12.
VAL DI NON BLUE CITY – ALISEA FOREL SAN DONA' 3-0
PARZIALI: 25-16, 25-23, 25-21
Ben poco ha potuto la gioventù e la freschezza dei veneti contro l'esperienza e la compattezza della capolista. In un match che ha visto la squadra di coach Taborda andare ad imporsi d'autorità in soli tre set, anche senza spingere al massimo sull'acceleratore. Una vittoria che è la 17esima consecutiva, bisogna quindi aggiornare il libro dei record. Perché Bernardi e soci superano con ben pochi patemi anche l'ostacolo Michele Capra (il migliore dei suoi insieme a Puhar) e compagni, andando anche ad allungare in vetta. Merito del successo solamente al quinto set del Marcegaglia Ravenna sul Potentino, risultato che non solo permette ai gialloblù nonesi di portare a 10 i propri punti di vantaggio sulla squadra di coach Beccari ma che permette anche a Bastia Umbra di portarsi a due sole lunghezze dalla seconda piazza. Importantissimo vantaggio per una Val di Non che, è proprio il caso di dirlo, stavolta ha collezionato una vittoria per pochi intimi. Desolatamente mezze vuote (e anche più) le tribune del palasport clesiano, con attimi di totale e completo silenzio del manipolo di spettatori che ricordavano più una funzione religiosa che un evento sportivo. Fatto sta che la squadra continua a vincere nonostante tutto intorno la cornice non sia certamente quella che Maniero e soci meriterebbero. Tornando alla partita in campo, di fatto, si è vista una partita durata poco più di un'ora. La differenza di potenziale e di esperienza è apparsa chiara e palese sin dall'avvio. Con la “Taborda Band” che si è pure potuta permettere il lusso di non spingere al massimo e di lasciare a riposo completo Lorenzi, ancora alle prese con il problema agli addominali. Anche perché in campo Mosaner sta continuando a confermare l'ottima stagione che sta vivendo, mettendo anche ieri sera a segno tre volte molto bene a muro per un totale di 6 punti personali. Dall'altra parte della rete anche se non spinta al massimo come in altre occasioni la battuta nonesa ha mandato in difficoltà la ricezione veneziana, incappata in una serata davvero storta. Tanti gli errori degli ospiti, che hanno pagato a caro prezzo la differenza d'età e di potenziale. Con una buonissima ricezione assicurata dal trio Bernardi-Busato-Manea in regia De Palma ha potuto davvero gestire senza patemi tutti i propri attaccanti. Riuscendo a trovare ottime risposte tanto su palla alta dai vari Bernardi (11 punti), Maniero e Busato (10 punti a testa) sia al centro, con gli 11 palloni piantati anche da Tovo. Insomma, una ottima prova corale per la squadra di Taborda, con il tecnico argentino che continua a predicare pazienza e attesa. “Non possiamo gongolare di nulla – afferma Taborda – ancora non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, tutte le squadre in questa parte finale di campionato hanno un loro obiettivo preciso e non possiamo permetterci il lusso di dare nulla per scontato”. In avvio il tecnico argentino conferma il sestetto ormai “standard” con, appunto, l'unica differenza di Mosaner al posto dell'acciaccato Lorenzi. Nel primo parziale è Busato protagonista con una serie impressionante di battute e qualcosa come tre ace diretti che spingono i nonesi (16-9). Cui poi basta gestire il vantaggio per “uccidere” il set. Sempre un ottimo turno al servizio, ma stavolta di Bernardi, scava il primo solco nel secondo parziale (16-12). Nel finale esce Bernardi ed entra Kiossev, con San Donà che approfitta di alcuni errori nonesi e riesce a riportarsi sotto (21-20 e 23-22). Ma a spazzar via ogni timone è Maniero, che chiude il set. Un piccolo calo della capolista permette, in avvio di terzo set, a San Donà di sprintare via in avvio di terzo set (11-13). Ma ben presto Tovo e Busato rimettono la freccia (16-14). Ai nonesi poi non resta che gestire il tutto (23-19), andando a sigillare questi tre importanti punti.
FALCONARA VOLLEY – B-COM NARDIN FIEMME FASSA 3-1
PARZIALI: 25-18, 25-14, 24-26, 25-20
Non è riuscito il colpaccio alla “Hernandez Band”, che esce sconfitta in quattro set dal campo del Falconara. Una partita nella quale i fiemmesi hanno pagato a caro prezzo la serata non certo eccezionale delle sue principali bocche di fuoco, con Pizzolotto autore di appena 4 punti e Foglia 10. Con una ricezione molto ballerina nei primi due parziali Daniele non ha potuto giocare palla spinta e, così, mettere palla a terra in attacco è stata davvero dura. Una cosa, il forzare al servizio, che ha provato a fare anche la squadra di Hernandez ma senza riuscire a mandare con continuità in affanno la ricezione marchigiana. Meglio è andata con gli inserimenti di Zancarli per la ricezione di di Gotsch opposto. I primi due set vedono in campo solamente i marchigiani, con la B-Com che arranca. Molto combattuto, invece, il terzo set vinto ai vantaggi da Capra e soci, prima di un quarto parziale ancora equilibrato ma che ha visto Falconara scappar via nel finale. Ed ora sono decisivi i due prossimi scontri diretti salvezza con Bibione e San Benedetto.
CORTONA VOLLEY – ITAS DIATEC TRENTINO 3-0
PARZIALI: 25-18, 25-22, 25-18
Oggettivamente, con appena dieci ragazzi portati in Toscana era difficile per la baby Itas fare di più. Con Trentino Volley che incassa la settima sconfitta di queste prime otto gare del girone di ritorno. Senza De Paola e Leonardi, dopo una lunga trasferta, con appena dieci giocatori a referto, la baby Diatec rimedia una sconfitta netta e senza appello in casa del Cortona. Con gli aretini che incamerano tre preziosi punti salvezza e respirano fuori dalla zona pericolosa, mentre il divario con la permanenza in categoria si amplia per Gallosti e compagni. Una partita praticamente a senso unico quella giocata in Toscana, visto che i ragazzi di Burattini solamente per uno spezzone di secondo set sono riusciti a tenere testa ai padroni di casa. Nel resto dell'incontro solo Cortona, con l'Itas che tiene anche benino in ricezione (63% di positività col 39% di perfette) ma che in attacco non riesce a tenere il ritmo dei padroni di casa (52% gli aretini, 40% la Diatec). Al centro, con Valsecchi e Bassi e Chiodega in panchina tutto il match, si gioca poco così tutto il peso offensivo è sulle spalle della palla alta. Dove, però, Fedrizzi e Lanza non vanno oltre rispettivamente al 30% ed al 35%, con Morelli che invece da opposto si ferma al 45%. Se poi anche muro e battuta sono fondamentali che volgono a favore dei padroni di casa, allora la partita diventa una passerella per i toscani e basta. Che nel primo set scappano subito via (8-7, 16-13 e 21-13) e poi gestiscono senza patemi, grazie anche all'opposto Frangioni che con 24 punti è stato protagonista assoluto del match. Il copione non cambia nel secondo parziale (8-6 e 16-12), ma la baby Itas prova una rimonta e riesce a rifarsi sotto (21-20). Ma nel finale l'esperienza dei toscani chiude i giochi. Terzo parziale e ancora è Cortona che controlla i giochi (8-6 e 16-10), senza troppi patemi (21-16) andando a sigillare questi tre punti. Contro una baby Itas ora attesa da uno scontro ai limiti dell'impossibile contro Ravenna, seconda della classe, che non può davvero permettersi di perdere altri punti per inseguire la Val di Non e per difendere la seconda piazza da Bastia Umbra in ottica playoff.