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La storia di Martina Vaglia, da Storo al volley americano

Da Storo, dalla serie C, al volley dei licei statunitensi. Roba da telefilm americani, penserete voi. Invece no. Invece si tratta dell'italianissima storia di Martina Vaglia, ex secondo opposto del Teamvolley C8 di Storo, che dopo essere cresciuta nelle giovanili giudicariesi ed aver giocato in serie C ora è approdata al liceo Benjamin Cardozo a Bayside, nello stato di New York. Ad un tiro di schioppo dalla “Grande Mela” la bionda ex braccio pesante dello Storo sta disputando un anno di studi, uno di quegli anni scolastici che alle superiori si possono fare all'estero. Ma anche nel cuore di quegli Usa che qui da noi si vedono solo alla tv la passione per il volley se l'è portata dietro. Ed è pure brava Martina. Tanto da diventare un punto di forza del proprio liceo, tanto da riuscire con la propria high school a vincere il campionato cittadino. Tanto che la sua storia è finita raccontata niente di meno che sul New York Post, uno dei giornali più importanti e prestigiosi di tutto il globo terracqueo. Ok, il livello del campionato probabilmente non sarà il massimo, ma stiamo pur sempre parlando di un'esperienza mica da ridere.
A settembre l'arrivo al liceo, dove resterà fino a giugno e dove vorrebbe poi tornare per frequentare l'Università. «Quando sono arrivata – racconta Martina nell'intervista rilasciata al New York Post – la squadra ormai era al completo. E quindi ho dovuto rinunciare». Ma passano solo poche settimane e quella brutta bestia che ti morde dentro, che ti spinge a sbatterti in campo, ecco che salta di nuovo fuori. «Senza la pallavolo la mia vita non era completa – continua – così ho pregato l'allenatore Danny Scarola di farmi provare ed alla fine ha ceduto. Ho potuto allenarmi con il resto delle ragazze e piano piano sono entrata nel gruppo». Ed anche molto bene a giudicare dai risultati. Dall'essere ultima arrivata, la ragazzina arrivata dalla provincia italiana, Martina s'è guadagnata il posto in squadra a furia di punti e schiacciate. Proprio il New York Post racconta di quando, palla in mano dalla linea dei nove metri, ha portato a vincere la propria squadra piazzando un filotto di 13 battute di fila. Fra ace diretti e punti provocati praticamente da sola ha confezionato un 25-8 che l'ha fatta conoscere al mondo del volley delle “high school” americane. «Francamente – ha raccontato al Post una sua allenatrice, Ashley Grubler – non credo saremmo arrivati tanto lontano senza di lei, perché è una giocatrice molto importante in attacco». La stessa Grubler definisce la presenza in squadra di Martina Veglia un vero «dono di Dio». Veglia è ospite di una famiglia a Maspeth, una piccola comunità del Queens e racconta che «vincere un campionato qui è stato davvero un sogno, a giugno tornerò in Italia ma sto pensando di frequentare anche l'università in America».

Nella foto Martina Vaglia attacca con la maglia del liceo Cardozo, con il quale ha vinto il campionato cittadino dei licei.

Di seguito trovate il link del New York Post (ovviamente in inglese) che racconta la storia di Martina:

http://www.nypost.com/p/sports/high_school/volleyball/italian_import_helps_propel_dozo_MeADBG0qBEHbTI17tYaSIN

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