Coppa Italia: il derby premia l'Ata. Nale lascia il Rovereto

ATA TRENTO – CITTA' DI ROVERETO 3-2
PARZIALI: 25-19, 21-25, 18-25, 28-26, 15-10
Il tabellino completo di questa partita lo trovate nella sezione “Campionati” - “Serie B2 femminile” - “Coppa Italia” - “Ultima”, basta quindi cliccare sul risultato della partita per vedere il tabellino.
LA CLASSIFICA DEL GIRONE 07: Città di Rovereto 4 punti; Neruda 3; Ata Trento 2.
ADDIO NALE. Per il Città di Rovereto, “fu” Lizzana, due tegole in una. Non solo, infatti, perde il primo derby tutto trentino contro l'Ata, ma per di più perde Lucia Nave (nella foto sopra). La fortissima schiacciatrice argentina, infatti, non giocherà più con le rossoblù lagarine dopo che il suo arrivo era stato annunciato ai quattro venti. Motivo? Ufficialmente si parla di “problemi lavorativi”, in realtà quell'accordo che era stato annunciato tre settimane fa trovato al cento per cento non era visto che ora le due parti si sono allontanate sino alla definitiva rottura delle ultime ore. Tanto che Nale ha già fatto rientro a casa, in Emilia Romagna. Problema mica da poco per la squadra lagarina, che per Nale aveva rinunciato a prendere la baby schiacciatrice della Foppapedretti e che quindi ora si ritrova con sole due schiacciatrici in organico, ovvero Sharon Bisoffi e Martina Palumbo con la sola Pizzini in panchina come cambio per la palla alta.
LA PARTITA. Venendo alla gara vista questa sera al PalaBocchi si può dire che questo primo derby è stata la classica partita di inizio stagione. Entrambi i sestetti sono dei cantieri aperti: l'Ata è (di già??) alle prese con una bella serie di infortuni (Mezzi out e Fontanari regge tre set uscendo e rientrando spesso) e allora spazio in campo alla baby, classe 1995, Consuelo Coser (in prestito dal Torrefranca) che parte titolare in quarto e quinto set. Ata che registra l'esordio dell'altoatesina Julia Plattner nel ruolo di opposto, la bolzanina ci mette un po' per cominciare a mettere palla a terra, i mezzi fisici comunque sono buoni. Mongera si coccola così una Bottura in formato strepitoso: la giovane schiacciatrice atina gioca una ottima prova e con la “solita” Prandi (23 punti, 43% in attacco) è decisiva in questo risultato finale. Per Bottura 21 punti con il 40% in attacco, due muri e due ace. Lucida anche la regia di Ceschini, decisiva con la sua battuta nel finale di quarto set. Nel complesso, però, a potersi mangiare le mani è il Rovereto. Perché le lagarine, dopo una pessima partenza, crescono ed impongono il proprio maggior peso in attacco su palla alta, ma quando si trovano ad un passo dal successo non riescono a chiudere i giochi. Perché avanti 1-2 nel conto set e avanti 17-21 nel quarto parziale in posto-4 si inizia a faticare nel metter palla a terra, non si riescono a difendere un paio di palloni e allora dal -4 alla vittoria della partita si arriva ai vantaggi, dove l'Ata gira l'inerzia del match guadagnandosi tie-break e vittoria. Una partita che ha comunque messo ancora in mostra gli splendidi progressi fatti da Sara Gotti da quando è a Lizzana: doti fisiche importanti e Bonafede ci sta lavorando sopra davvero bene, tanto che l'opposto di scuola Foppapedretti Bergamo chiude con 17 punti ed il 37% in attacco. Ma tutto il trio di palla alta rossoblù funziona a dovere, almeno sino al 17-21 del quarto parziale, con Palumbo che ormai è una conferma (16 punti, 35% in attacco) e con Bisoffi che in battuta è la solita ottima “Ira di Dio” (5 ace) ed in attacco va bene (36%, 14 punti) tanto che meriterebbe anche più fiducia da parte di Rroco in alcune situazioni. Al centro l'ingresso di Dall'Acqua per Dorighelli dopo due set da più peso all'attacco di posto-3, con la lombarda che fa 11 punti con il 50% in attacco. Lagarine che risentono ancora della “maledizione del PalaBocchi”, dove persero già in campionato lo scorso anno, ma si consolano portandosi in vetta da soli al girone di Coppa Italia.
LA CRONACA DEL MATCH. Nel primo set l'Ata parte fortissimo e sorprende le lagarine, portandosi sull'8-4. Con una ricezione ballerina e qualche errore di troppo il Rovereto non riesce a tenere il passo di un'Ata che, invece, dietro riesce a dare sempre palloni precisi da smistare a “Jess” Ceschini. È così 16-9 per le bianconere, che devono solo controllare i giochi (21-15) per andare a chiudere il set. La partita si fa interessante dal secondo parziale (8-7). Il livello di ricezione-attacco del Rovereto cresce ed i due sestetti procedono praticamente a braccetto (14-16), il break decisivo nel finale di set (18-21) per le lagarine di Bonafede porta la firma di Gotti e Palumbo. Nel terzo parziale ci si attende ancora equilibrio e partita combattuta, invece l'Ata è molto vincolata nel proprio gioco e la grande maggioranza dei palloni finiscono in posto-4 a Prandi e Bottura, così un Rovereto più vario (in questo importante l'ingresso di Dall'Acqua) ed efficace riesce a prendere subito il largo (3-8). Il break le lagarine se lo tengono stretto (12-16 e 16-21), andando a vincere questo parziale con pochi patemi. Nel quarto set il copione resta praticamente immutato. L'Ata fatica ed il Rovereto tiene la testa avanti (6-8 e 11-16). Tutto liscio sino al 17-21 quando, come detto, le lagarine spengono la luce mentre Ceschini mette a ferro e fuoco la ricezione ospite con la sua jump-flot. L'Ata impatta (24-24) e si guadagna ai vantaggi il quinto set. Un tie-break che ha qualcosa da dire sino al 5-4, poi l'Ata trova ancora alcuni buoni turni al servizio e mette la freccia, piazzando un break di 5-0 (da 5-4 a 10-4) che taglia definitivamente le gambe alle lagarine. Per le bianconere di Mongera gestire il vantaggio (12-6) è gioco facile.
LA COPPA ITALIA. Ora la Coppa Italia riposerà solo quattro giorni, visto che dopo la fine del girone d'andata il “gironcino” di ritorno prenderà il via già mercoledì sera con il match fra Ata Trento e Neruda. Appuntamento alle 20.30 al PalaBocchi di via Santa Croce.