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Che finale... Il tie-break incorona l'Itas campione d'Italia

Campioni d’Italia, Campioni d’Italia, Campioni d’Italia!!! L’attesa per il ritorno a Trento dello scudetto della pallavolo italiana maschile e del mondoflex tricolore (che a partire da ottobre sarà di nuovo posato al PalaTrento per le partite di Serie A1 quale simbolo di leadership nazionale) è durata appena una stagione. L’Itas Diatec Trentino si è ripresa il titolo sottrattole da Macerata il 22 aprile 2012 sfruttando stasera al PalaTrento la seconda occasione avuta fra le mani.

La foto della grande festa: terzo scudetto per l'Itas
La foto della grande festa: terzo scudetto per l'Itas

Dopo aver lasciato intentata l’opportunità di chiudere il conto già a Piacenza in gara 4, i Campioni del Mondo sono riusciti a concretizzare la chance di festeggiare la conquista della Linkem Cup 2013 di fronte al proprio splendido pubblico, mettendo quindi il miglior sigillo possibile al campionato.
Il successo per 3-2 ottenuto oggi in gara 5 della serie conferma quanto avevano indicato le ventidue giornate di regular season prima e tutti i tre turni di Play Off poi; un ruolino di marcia che ha consentito di scrivere un’ulteriore pagina del ciclo da leggenda di questa squadra. Per chiudere l’annata con il terzo trofeo dopo Mondiale per Club e Coppa Italia, gli iridati si sono regalati una super prestazione; privi del regista titolare Raphael non si sono persi d’animo giocando a tratti un’ottima pallavolo e riuscendo a gestire la rabbiosa reazione degli emiliani, che hanno trascinato la contesa sino al tie break. Nel momento decisivo della sfida è venuto a galla il fattore PalaTrento; il pubblico trentino ha spinto i propri beniamini verso la vittoria in un quinto set contraddistinto da tantissime fasi alterne. A deciderlo, una maggiore lucidità nei momenti importanti e un Jack Sintini a cui non sono tremate le mani quando la palla scottava.
Ad un anno dalla guarigione dalla malattia, il regista romagnolo è stato l’uomo in più di una squadra che ha saputo soffrire, ha dovuto incassare tanti murate ed ace (17 punti piacentini in entrambi i fondamentali) trovando alla fine lo spunto per cucirsi addosso un altro tricolore. Di gara 5 rimarranno tante immagini; la festa finale con i tifosi e il premio di mvp per Sintini sono sicuramente le più significative ma anche i muri di Burgsthaler (decisivo nel terzo e quinto set, unico trentino in campo), l’82% in attacco di Birarelli (con 3 ace e 2 muri) e i 17 punti di Stokr e Kaziyski rimangono istantanee indelebili.
La cronaca di gara 5 di finale scudetto. Senza più Raphael, Stoytchev lancia nello starting players Sintini che torna così titolare in una gara di Finale a sette anni dalla precedente vinta a Pesaro con la maglia di Macerata; in panchina come suo vice c’è il baby Giannelli (16 anni e 9 mesi). Monti invece ripropone i titolari che hanno vinto gara 4 una settimana prima. Gli emiliani iniziano meglio la gara con il servizio: due ace di De Cecco su Juantorena spingono gli ospiti sul +3 al primo time out tecnico. Trento risponde con la stessa arma: è proprio la battuta di Sintini (anche un ace diretto) a rimettere subito in carreggiata i gialloblù (9-9 e tempo chiesto da Monti). Stokr passa con regolarità e Juantorena inizia a picchiare dai nove metri: i padroni di casa accelerano (12-10) ma vengono ripresi quasi subito con il muro di Holt su Djuric (15-15). Ne nasce un braccio di ferro di rara intensità (18-18); l’Itas Diatec Trentino sfrutta i muri di Djuric (su Zlatanov) e Kaziyski (su Fei) per allungare nuovamente sul +2 (22-20) e poi chiudere sul 25-23 grazie ad un errore al servizio di Simon.
Piacenza reagisce in avvio di secondo parziale; con Zlatanov in battuta (ace su Kaziyski) e Papi in attacco è subito 3-6, anche perché i gialloblù sono piuttosto contratti a rete (tre errori diretti). Simon allarga la forbice con tre servizi a punto consecutivi (3-9). Trento è alle corde con la propria incerta ricezione: Bari soffre le battute biancorosse e la Copra Elior dilaga (7-15). Per riavvicinarsi, almeno parzialmente, servono allora gli attacchi di Kaziyski e Stokr (10-15) e l’ingresso di Colaci in ricezione; Piacenza capisce che è il momento di non regalare nulla e grazie alla buona efficienza del proprio cambiopalla tiene a debita distanza l’avversario (14-18, 15-20) prima di imprimere una nuova accelerata finale (16-22) sempre grazie a Simon, che in attacco e a muro sovrasta tutti. Si va al cambio di campo sul 21-25.
L’equilibrio torna a regnare sovrano in avvio di terzo periodo; Piacenza cerca la fuga col solito Simon (muro su Djuric per il 3-5) ma i Campioni del Mondo rispondono subito (5-5 e 7-7) con uno Stokr che non spreca nemmeno un pallone e Juantorena incisivo dai nove metri. Una ricostruita a segno di Zlatanov lancia in fuga la Copra Elior (9-11); i gialloblù hanno ancora energie in corpo per restare attaccati alla squadra di Monti (12-14) e per risalire la china sino al 15-15 con una splendida conclusione di Juantorena. La tensione sale; Stoytchev e Cottarelli per proteste rimediano un cartellino rosso e Trento trae giovamento da questo momento di assoluta confusione: con Kaziyski superstar e Burgsthaler a muro (appena subentrato) gli iridati volano sul +3 (23-20) e poi volano sul 2-1 (25-22) grazie al muro di Birarelli su Holt.
La Copra Elior non ci sta e risponde nuovamente ai gialloblù: con Zlatanov e Simon riprende nuovamente in mano le redini del gioco in apertura di quarto parziale; nel giro di pochi minuti è 1-4 e poi 4-8 quando il Video-Check toglie un ace a Stokr. Il gap è di quelli importanti; Trento non riesce a riavvicinarsi perché sbaglia troppi servizi e Piacenza non regala nulla. Gli emiliani comandano le operazioni fino al secondo time out tecnico (8-14 e 10-16) poi i trentini hanno una fiammata d’orgoglio (parziale di 4-0, 14-16) che rimette in bilico l’esito del parziale. Due errori di Papi, poi sostituito da Maruotti, e un ace di Birarelli proprio su Maruotti fa sognare l’aggancio in corrispondenza del 19-20. Ma è solo un’illusione; gli ospiti ripartono con servizio e attacco, chiudendo il conto con un parziale pesantissimo di 0-6 (19-25).
Si va quindi al tie break, ultimo set in cui Kaziyski e Burgsthaler fanno subito la voce grossa (3-0, time out Monti); sulle ali dell’entusiasmo Trento vola sul 6-2, ma Piacenza con Fei si riporta subito sotto (6-4, gioco interrotto da Stoytchev). Gli ace di Fox (due consecutivi) rimettono in carreggiata gli ospiti (6-7). L’Itas Diatec Trentino ha ancora adrenalina in corpo e con Juantorena risponde (10-8). Holt sbarra la strada allo stesso italo-cubano (11-11) ma questa serata è tinta di gialloblù e lo si capisce quando Stokr fa 14-12 e Papi sbaglia l’attacco che vale il 15-12 finale. Campioni d’Italia!
“Assieme a quella di Bolzano in Champions League questa è sicuramente la vittoria più bella ottenuta in questi anni con la Trentino Volley – ha commentato conclusa la serie di gare un euforico Radostin Stoytchev – . E’ stata una partita incredibile, sofferta ma che quindi a maggior ragione ci dà ancora più gusto. Piacenza infatti è una squadra forte, che ha saputo giocare veramente bene, ci hanno messo molto in difficoltà durante tutto l’arco della serie ma siamo riusciti a venirne a capo un po’ alla volta. Grazie a tutti è stata una serata magnifica che resterà nella storia di tutti i presenti”.

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