Mondiale: la Diatec ora deve guardarsi anche dal Panasonic
di Mattia Eccheli (da Betim)
A poche ore dal secondo impegno mondiale della Trentino Diatec a Betim, tecnico e giocatori gialloblù potrebbero avere buone ragioni per essere preoccupati. La valutazione incrociata delle sfide fin qui disputate ha un valore relativo, ma il successo dei giapponesi del Panasonic a spese degli iraniani, battuti da Birarelli e compagni all'esordio, trasforma la terza partita in un quasi certo spareggio e annacqua non poco il valore del successo iniziale trentino.
Sulla carta, i pur giovani iraniani sembravano in grado di poter cogliere il successo. Invece si sono smarriti regalando una marea di punti agli avversari nipponici. Che hanno conquistato l'intera posta, malgrado Dante arrivato a Betim anche per curare i propri interessi extrapallavolistici. In quanto a smorfie (per la murata subita, per il punto sbagliato, per la palla lasciata cadere) il brasiliano emigrato a Osaka avrebbe vinto l'Oscar come miglior giocatore non protagonista. Nella partita degli errori, i giapponesi hanno vinto per 3 a 1 (25-19, 24-26, 30-28, 25-16), eliminando di fatto dai giochi il Kalleh, che si ritrova a quota zero dopo due partite. Gli argentini di San Juan, i campioni sudamericani, sono temibili e forse anche loro hanno subito la pressione del debutto nel poco spettacolare successo contro i Panthers.
Anche nell'altro girone c'è già una squadra materasso: il Lokomotiv Novosibirsk dei giganti ha “asfaltato” i domenicani del La Romana. Un 3 a 0 praticamente senza storia, nonostante un avvio di primo set equilibrato ed anche un secondo parziale molto combattuto. La plastica elevazione degli americani è risultata inoffensiva rispetto alla gelida e micidiale esecuzione dei colpi dei siberiani. La sfida è durata 76 minuti in tutto con un parziale finale di 75 punti a 60 (gli avversari sono arrivati a 20, 23 e 17). Certamente più determinati e motivati dello Zenith, i nuovi campioni d'Europa sono i grandi favoriti per il successo finale assieme ai padroni di casa del Sada Cruzeiro. Tecnicamente ed anche fisicamente appaiono di un'altra dimensione. Sicuramente rispetto a Trento, che pure ha margini di miglioramento. Alle 19 di oggi (le 14 a Betim), Serniotti dovrà dimostrare di essere riuscito – dopo una gara mondiale così così ed un giorno di riposo – a far maturare un po' di più il gruppo. Generoso fin che si vuole, ma apparso martedì lontano dalla forma che serve per vincere un quinto titolo iridato. Sbagliarsi sarebbe naturalmente una piacevolissima sorpresa.