Bernardi tra presente, passato e futuro della Blue
A margine della conferenza stampa di presentazione di Michele Marconi, Luca Baratto, Nicola e Matteo Daldello (ne leggete a parte sul comunicato diffuso dalla società trentina), il direttore sportivo della Blue City Paolo Bernardi ha fatto coi giornalisti presenti il punto della situazione in casa della società di patron Daniele Sontacchi. Ecco i passaggi più significativi del suo discorso.
I NUOVI ACQUISTI. "L'arrivo di Nicola e Matteo Daldello non è una scelta puramente economica, come qualcuno aveva scritto nei giorni scorsi (in un certo senso noi, ndr). Non li abbiamo scelti perché costavano meno di altri ma invece perché pensiamo che possano far parte di un progetto a lungo-medio termine che ci porti ad aprire un ciclo. Sono due giocatori molto giovani e quindi con ottime potenzialità e buone prospettive. La Blue City conta di crescere molto con loro, ma conta anche di poterli lanciare verso il mondo della serie A. Se alla fine dell'anno saranno giocatori pronti per salire di categoria, i primi ad essere felici di lasciarli partire saremo proprio noi. Per Nicola (il palleggiatore, ndr) con Treviso abbiamo chiuso la trattativa con la cessione a titolo definitivo alla nostra società del suo cartellino, mentre per Matteo (il libero, ndr) non è stato possibile farlo perché Treviso punta ancora su di lui e quindi ce l'ha girato solo in prestito. Questo è sicuramente un segnale della bontà della nostra scelta. Erano giocatori richiesti da molte parti, ma alla fine anche loro hanno preferito questa soluzione; li ringraziamo e ciò ci fa molto piacere. Per quanto riguarda Luca Baratto posso solo dire che il suo ritorno è una bella soluzione per entrambe le parti. Lui si è sempre trovato bene con noi e noi con lui nelle due stagioni trascorse assieme. E' un giovane molto interessante dalle buone potenzialità. Siamo contenti di riaverlo con noi".
MARCONI. "Il nostro nuovo allenatore è stata una scelta pensata e voluta anche guardando al suo curriculum passato e alle tante indicazioni positive sul suo conto. Il contratto con lui è annuale, ma la speranza è certamente quello di poterlo riconfermare anche per le stagioni future. Preferiamo darci una scadenza di anno in anno, proprio per poter valutare al termine di ogni stagione cosa sia andato bene e cosa sia andato male".
IN STAND-BY. "E' stato importante chiudere presto con queste due pedine, libero e palleggiatore. Ora probabilmente per definire il sestetto titolare bisognerà attendere un po' di più perché attualmente il mercato di serie B1 è in stand-by. Moltissimi giocatori infatti aspettano ancora le mosse delle squadre di serie A e fino ad allora non sono in grado di garantirci nulla. Il mercato di A chiude il 18 luglio; credo che nei giorni successivi a quella data potremo chiudere il cerchio con le pedine che ci servono per completare la squadra".
GLI OBIETTIVI. "A questa squadra servono ancora una seconda banda e uno o due centrali per essere a posto, almeno per quel che riguarda il sestetto. Tre giocatori di un certo livello che ci permettano di fare un campionato simile a quello appena concluso in modo da potersi giocare ogni partita alla pari con l'avversario e rimanere nella parte nobile della classifica".
CONFERME E PARTENZE. "I confermati dello scorso anno sono attualmente quattro: Luca Moro, Gianmaria Rizzo, Luca Divan e Paolo Sabbadin. Per altri giocatori, come ad esempio Götsch, la conferma è vicina ma diciamo che c'è ancora un punto di domanda. Mirko Follador ha scelto di andare a Bedizzolle per giocare la prossima stagione con alcuni amici e noi l'abbiamo lasciato libero di scegliere la destinazione che riteneva migliore per sè. Simone Lorenzi ha chiesto di poter provare a fare una stagione in serie A2, mentre Paoli molto probabilmente cambierà squadra per motivi di studio, studiando a Verona. Se dovessimo fare a meno di entrambi questi centrali è ovvio che dovremo cercare almeno due posti tre".
ZANCARLI. "Andrea non ha ancora scelto cosa fare nella prossima stagione. Rispetto alla suo allontanamento dalla rosa nella scorsa stagione, voglio solo dire che il gruppo ha delle sue regole che vanno rispettate e a cui la società cerca di attenersi scrupolosamente. Se queste vengono meno la società è assolutamente legittimata a prendere decisioni come quella operata (ma non era stato Zancarli a decidere di andarsene?!? Le versioni sono discordanti, almeno sentendo le due parti, ndr), anche nel momento in cui potrebbero essere un peso per la squadra. Tant'è vero che quando noi abbiamo perso Zancarli non eravamo ancora sicuri dei playoff e non avere Andrea poteva essere un rischio. C'era, però, la volontà da parte nostra di far passare ai giocatori e all'ambiente un certo tipo di messaggio. Credo che la società sia stata particolarmente brava a non replicare ad alcune sue dichiarazioni subito dopo la decisione".
GIULIANI. "La Blue City e Nicola prendono strade diverse, ma non per questo la società dimenticherà il percorso fatto assieme e tutto il lavoro che Giuliani ha svolto fuori e dentro la palestra per questa squadra. Quella di interrompere il nostro rapporto è stata una scelta che abbiamo fatto assieme in assoluta serenità, consapevoli che quando un gruppo dirigenziale e un allenatore stanno assieme per così tanto tempo poi, alla lunga, forse rischiano di diventare troppo amici e quindi di non riuscire più a valutare con obbiettività uno l'operato dell'altro. Vogliamo ringraziarlo, in ogni caso, pubblicamente per tutto quello che ha fatto in questi anni per la Blue City".