Coppa Italia, si ferma in finale il sogno della Energy T.I.
La Energy T.I. Diatec si arresta bruscamente sulla soglia del terzo miracolo e perde la finale di Coppa Italia al termine di un confronto a tratti impari contro Modena, che stavolta ha messo in campo il massimo della propria determinazione e del proprio potenziale e ha eliminato le pause mostrate in semifinale contro la Lube. Si sapeva fin dalla vigilia della trasferta bolognese che la squadra emiliana aveva qualcosa in più di quella trentina, a maggior ragione portando la sfida su un campo posizionato a 35 chilometri dalla Ghirlandina e quindi praticamente a casa di Bruno e compagni. Non ci si poteva attendere però, dopo due prove d'orgoglio, magari deficitarie sul piano tecnico ma non certo su quello caratteriale, che la Trentino Volley cedesse di schianto come ha fatto.
La vera zavorra al gioco dolomitico è stata per quattro set l'incapacità di trovare un minimo di continuità in attacco, fondamentale andato a picco nonostante una ricezione sempre migliore di quella modenese. I tre giocatori di palla alta hanno vissuto una serata da tregenda, chiudendo con il 36% (Lanza), il 30% (Kaziyski) e il 20% (Nemec) dopo spossanti prove di forza contro un muro sempre perfettamente posizionato. La differenza l'ha fatta la distribuzione di gioco, visto che Bruno ha smarcato i suoi anche con palla staccata (appena 49% di tocchi positivi e 25% di perfetti per i gialli in ricezione), mentre Zygadlo è stato "letto" con grande facilità dagli avversari. L'ingresso di Nelli e Burgsthaler ha portato un po' di linfa (e ha aiutato Trento a portarsi a casa un set), ma non ha mai sensibilmente alterato gli equilibri.
Su questa base strutturale si sono poi aggiunti fatti episodici, come l'esplosione di Ngapeth, che ha giocato un'ottima partita accompagnata da continue esibizione clownesche di ballotelliana memoria, ingenuità clamorose trentine e lo show personale di Fabrizio Pasquali, improvvidamente designato quale primo arbitro al posto del più equilibrato Daniele Rapisarda, che ha tirato fuori cartellini gialli e rossi (anche verdi e fucsia, se li avesse avuti) sventolandoli in faccia a Ngapeth, Lanza e poi rovesciando su Stoytchev due rossi e un'espulsione. Un bollettino di guerra che sembra descrivere una giornata di risse e di alterchi quale in realtà non è mai esistita. Ma tant'è, dopo il pessimo Cipolla della semifinale alla Energy T.I. è toccato anche l'esibizionista Pasquali, che ha inutilmente rovinato il finale di un match quasi a senso unico.
Primo set (19-25), la Energy non fa nulla per approfittare dei pasticci di Modena
Per buona parte della frazione di avvio le due squadre si marcano strette. Gli emiliani sbagliano tre delle prime quattro battute, offrendo praticamente il cambio palla automatico a Trento, ma conquistano comunque due break point nelle prime occasioni in cui la palla rimane in campo. Un ace di Kaziyski firma la parità sul 9-9, ma si capisce che si tratta di una prodezza individuale e non di un segno premonitore. Modena scappa via con le jump float di Verhees, soprattutto perché ricostruisce con facilità e va a segno con Ngapeth e Vettori fin troppo facilmente. La Energy T.I. rientra in gioco con un ace di Nemec e un muro di Solé su Petric, che vale il 18-19, ma sul 19-20 il palco crolla: Lorenzetti inserisce Casadei in battuta al posto di Verhees e con quattro servizi manda in aceto il cambio palla avversario. Bruno mura Nemec, Ngapeth colpisce con il pallonetto, ace su Kaziyski e pipe finale di Petric.
I NUMERI - Misero il 39% in attacco della Energy T.I., contro il 64% di Modena. Ben 9 gli errori emiliani (7 in battuta), che non vengono assolutamente capitalizzati. Inutilmente buona la ricezione trentina: 78% le positive, 50% le perfette.
Secondo set (19-25), Zygadlo e compagni non sono mai in partita
La cattiva abitudine di partire sotto per 1-0, filo conduttore della Coppa Italia trentina, è confermata. Stavolta segue una seconda frazione in fotocopia. Dopo pochi scambi il tabellone segna già 4-8, frutto degli attacchi di Petric e Ngapeth e di un muro di Piano su Nemec. Modena non è certo esente da errori, ne commette altri due con Vettori e Piano in attacco in rapida sequenza, che riportano sotto la Energy (8-9), ma un attimo dopo Ngapeth infierisce con battute corte, che mandano nella buca il cambio palla trentino e soprattutto Lanza, il quale subisce un muro e attacca out. Sul 7-12 la situazione è di nuovo compromessa, anche perché la squadra trentina non fa nulla per recuperare, commettendo invasioni (Zygadlo), sbagliando due battute di fila e poi un attacco con Lanza e un palleggio con lo stesso giocatore veronese, sanzionato in maniera perentoria da un Pasquali che nella metà campo trentina non lascia passare nulla (14-19). Nel finale Lanza sbaglia ancora, poi i soliti Petric e Ngapeth mettono a terra palloni pesanti aiutando Modena a portarsi fin troppo rapidamente sul 2-0.
I NUMERI - La Energy T.I. attacca ancora peggio (29%), pur ricevendo meglio del'avversario. Gli attaccanti di palla alta sono tutti in agonia, i quattro muri purtroppo non servono a nulla.
Terzo set (28-26), il cambio assetto produce buoni frutti
Dopo l'ennesimo inizio complicato di frazione, causato da una "doppia" fischiata a Zygadlo, un muro su Nemec e un errore di Lanza, che poi incassa anche il muro del 6-9, Stoytchev mescola qualche carta: Burgsthaler entra per Birarelli e Nelli per Nemec. La squadra capisce che sta suonando la campanella dell'ultimo giro e cerca di dare una spallata all'inerzia pesantemente negativa dell'incontro. Lo fa con uno straordinario turno al servizio di Lanza, che pesca dal cilindro tre ace consecutivi su tutti e tre i ricevitori avversari. Il muro di Solé su Vettori fa 11-9, roba da leccarsi i baffi. Poi si presenta Burghi con due muri consecutivi su Vettori (14-12) e finalmente la curva trentina può trovare un pochino di vigore. Sul 17-17 Lanza mette a terra un gran lungolinea e il suo urlo manda su tutte le furie Ngapeth, che si prende un cartellino giallo e poi uno rosso: 19-17. Ngapeth si arrabbia e, fra un gesto da teatro parrocchiale e l'altro, scarica tre battute violente che portano due ace e un muro di Vettori su Kaziyski. Sul 20-21 sembra di nuovo tutto compromesso, ma alla fine ci pensa Kaziyski: sul 23-23 sfodera dal cilindro due ace consecutivi su Rossini che gelano Modena.
I NUMERI - L'attacco trentino si avvicina al 50%, la ricezione di Modena va a picco (28% e 11%), ma nonostante questo la squadra attacca con il 52% di positività. Nelli attacca con il 50% di positività, la Energy T.I. mette a segno la bellezza di 6 ace.
Quarto set (12-25), inizio terribile seguito dallo show di Pasquali e poi dal crollo della Diatec
La speranza dei tifosi trentini è di assistere all'ennesima rimonta, ma l'avvio è una doccia gelida: dopo un cambio palla di Petric, Stoytchev si vede elevare il cartellino rosso per la segnalazione di una invasione. Poi Piano mette in difficoltà la ricezione della Energy T.I. e Petric si ritaglia il proprio momento di gloria con altri due attacchi e un ace. Sullo 0-5 c'è già di che mettersi le mani nei capelli. Nelli ruggisce con un ace e un attacco, ma subito dopo lo spietato Pasquali, sempre più ebbro del proprio ruolo, fischia una doppia molto dubbia a Burgsthaler, bloccando il possibile 4-6. Il set finisce lì, perché poi inizia un altro Ngapeth show in battuta (3 break con una sua pipe) e infine l'espulsione dal campo di Stoytchev, poiché sarebbe uscito dall'area delimitata per gli allenatori. Un'infrazione che non abbiamo mai visto sanzionare su alcun campo. Si vola in un attimo sul 12-25.
I NUMERI - L'attacco canarino è all'82% e spiega tutto insieme ai due cartellini rossi sventolati da Pasquali e ai due muri emiliani (contro 0).