Energy T.I. ispirata, Verona viene liquidata in tre set
Basta un po' di riposo, qualche giorno di "sano" lavoro in palestra, di quelli che a gennaio erano diventati mosche bianche a causa dell'elevato numero di partite da affrontare, e la Energy T.I. zoppicante che ha perduto per un soffio a Molfetta si trasforma in una macchina da volley efficientissima, capace di liquidare la Calzedonia Verona in tre soli set. L'importanza del risultato per la classifica finale è elevatissimo, dato che, insieme a Perugia, la squadra di Giani rappresentava l'antagonista più pericoloso di Lanza e compagni nella corsa al terzo posto, per cui aver allontanato a nove punti gli scaligeri e a otto gli umbri con otto giornate ancora da disputare (sono 9, ma tutte devono scontare il turno di riposo) rappresenta un bel passo avanti per la Trentino Volley, ben sapendo che deve ancora giocare a Civitanova Marche e a Modena, mentre la Calzedonia deve ancora vedersela solo con la capolista e per di più in casa, e la Sir Safety deve ancora affrontare la sola Lube anche questo caso fra le mura amiche. Domenica prossima, però, ci sarà lo scontro diretto Verona - Perugia, dove saranno costrette a spartirsi i punti.
La Calzedonia vista ieri al PalaTrento, in verità, non era quella che il 1° novembre aveva inflitto a Zygadlo e compagni al prima e unica sconfitta del girone di andata, non solo perché in via Fersina è dura giocare per tutti, ma anche perché l'americano Sander si è presentato febbricitante e Giani lo ha potuto usare per poco e senza grandi frutti. Il connazionale White, suo sostituto naturale, che lo scorso anno a Trento aveva disputato un match di alto livello (16 punti con il 58% in attacco), non è praticamente mai stato della partita, chiusa con lo 0% in attacco (0 su 7), 3 errori e 2 muri subiti. Inoltre la Energy T.I. ha ritrovato il miglior Zygadlo, un Kaziyski sopra le righe, Nemec in versione casalinga, ovvero braccio pesante, Solé infallibile (80% in attacco e 6 muri) e Colaci in versione aspirapolvere. Così si spiega il 3-0.
Primo set (25-19), i passaggi a vuoto di White lanciano la Energy T.I.
Dopo le schermaglie iniziali, il primo break viene da una mancata pipe di White (4-2), che non si intende con Coscione. Un mano e fuori imperioso di Kaziyski fa 6-3, poi la Calzedonia commette due errori in attacco consecutivi con White e Gasparini, al termine di cambi palla resi ardui da due staffilate di Kaziyski in battuta. Giani è costretto a chiamare il time out sul 10-5, senza potersi permettere di arrivare a quello tecnico, pur vicinissimo. La situazione non migliora per i suoi, perché Anzani commette invasione e White si fa murare da Solé (12-6). Verona mette fuori la testa con i primi due break portati da Deroo e Anzani (muro su Lanza), poi eccone un altro con un altro muro (Zingel ancora su Lanza). La Energy reagisce con un block di Nemec su Deroo (bella la battuta di Lanza), impattata da un ace di Gasparini. Siamo 15-13 e la frazione parrebbe apertissima, ma Trento mette a segno due ace consecutivi con Nemec e la blinda (19-14). Nel finale il cambio palla scorre via liscio come l'olio.
I NUMERI - Si ferma al 36% l'attacco della Calzedonia, che non trova aiuto da alcun attaccante di palla alta, anche a causa di una ricezione perfetta assai rarefatta (15%). White chiude con lo 0%, Deroo con il 33%, Gasparini con 33%. Kaziyski e Nemec invece viaggiano con il 60%.
Secondo set (25-22), Verona batte e mura, ma l'attacco rimane ancora a guardare
Verona sa che la posta in palio è importante e scatta dai blocchi con veemenza: 0-3 grazie e due attacchi di Gasparini finalmente in partita. Ma bastano due belle battute di Birarelli a far caracollare il cambio palla avversario e ristabilire la parità grazie a due tocchi di Lanza (3-3). Poi, sul 5-5, lo schiacciatore veronese della Energy T.I. costruisce una serie di 4 servizi consecutivi violenti, che mancavano da qualche tempo, valorizzati da un attacco di Nemec, uno smash di Solé, un muro dell'argentino su White (ancora lui) e un ace su Sander, gettato in campo giusto un attimo prima da Giani. Siamo 9-5 e il copione torna ad assomigliare maledettamente a quello del primo set. Poi tocca a Nemec picchiare in battuta, sfruttando un errore di Gasparini, un attacco di Kaziyski e uno proprio da seconda linea. La Diatec gioca una pallavolo efficacissima e sul 14-7 può dirsi archiviata anche questa frazione. Con Sander in campo, in verità, gli ospiti qualcosa di buono lo fanno vedere, aiutati dalla battuta (ace di Anzani e Gasparini), ma non vanno oltre il -3. Nel finale un ace di Birarelli su Deroo e una pipe di Kaziyski mandano le squadre al cambio di campo.
I NUMERI - Crescono i numeri dell'attacco trentino (59%), rimane al palo quello veronese (37%), dato che Whote chiude con lo 0%, Gasparini con il 20% e Deroo con il 43%. Più ace e più muri non bastano a Coscione e compagni, che ricevono male (45% e 30%).
Terzo set (25-13), Verona crolla subito schiantandosi contro il muro corazzato trentino
L'ultima frazione è la meno equilibrata. La Energy T.I. prende fiducia e in questa frazione ritrova tutti i muri che aveva perso per strada nei due precedenti (ben 7 contro i 4 totali dei primi due set), rendendo così impossibile la vita alla Calzedonia. Quello di Solé su Gasparini vale il 2-0, quello di Solé su Zingel vale il 5-3, quello di Birarelli su Sander vale il 7-4, poi piovono un errore di Gasparini e due ace di Kaziyski, il secondo con una jump float. Detto tutto. Sul 10-6 Giani toglie l'americano e reinserisce White, trovando il sacrificio di Sander pressoché inutile. Sul 15-10 Zygadlo si prende la soddisfazione di battere per ben otto volte consecutive. Ad esaltarsi è ancora Solé a muro (bloccato prima Deroo, poi Gapsparini), poi mura anche Nemec, infine arrivano gli errori di Zingel e Gasparini, che ormai non vedono l'ora di tuffarsi sotto le docce. Chiude, guarda a caso, un muro di Birarelli su Gasparini.
I NUMERI - Basterebbe lo score di 7-1 in tema di muri a spiegare un divario così ampio, ci si può aggiungere anche il 75% - 36% in attacco e i soli 2 errori della Energy T.I. contro i 7 di Verona (3 in battuta e 4 in attacco).