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La Energy T.I. neutralizza Molfetta in un'ora e un quarto

Vuoi perché nelle altre tre partite che hanno avviato questi playoff ne abbiamo viste di cotte e di crude (Latina che espugna Civitanova, Verona che va a vincere a Perugia e Ravenna che fa soffrire non poco Modena per due set al PalaPanini), vuoi perché Molfetta era una delle tre squadre che in questa stagione erano riuscite a battere la Trentino Volley in regular season, vuoi perché la trasferta dolceamara di Mosca un po' di tossine nei muscoli di Lanza e compagni deve averle lasciate per forza, fatto sta che la sfida di ieri sera contro la Exprivia era abbastanza temuta dalla Energy T.I. Alla fine i ragazzi di Stoytchev se la sono cavata benissimo, liquidando la pratica in un'ora e un quarto, offrendo allo sparuto pubblico del PalaTrento (l'andata dei quarti di finale, infrasettimanale, non "tira" granché) una prova molto convincente, soprattutto sul piano dell'organizzazione del gioco, che è stata capace di neutralizzare la velocità del regista Hierrezuelo, di mettere subito la museruola al temuto opposto Torres e al potente schiacciatore Sket: il 25 gennaio scorso, realizzarono 46 punti in due, tanto per rinfrescarci la memoria.

Matey Kaziyski contro il muro di Piscopo e Torres
Matey Kaziyski contro il muro di Piscopo e Torres

Primo set (25-13), lo show di Martin Nemec è servito
I primi scambi dell'incontro si svolgono all'insegna dell'equilibrio. Un primo errore di Torres regala alla Diatec il primo break (3-2), ma poi l'opposto portoricano forza al servizio, trovando un ace su Colaci e mandando Kaziyski a schiantarsi sul muro di Hierrezuelo. Siamo 3-5 e i rossi di Di Pinto sembrano belli carichi. A questo punto, dopo un provvidenziale errore in battuta del numero 17 pugliese, sale in cattedra Martin Nemec. Negli ultimi tempi, lo abbiamo scritto più volte, è cresciuto in attacco, dove ha trovato un buon rendimento medio, ma al servizio da tempo non regalava soddisfazioni ai suoi tifosi: stavolta non è andata così. L'opposto slovacco è una furia e bombarda la ricezione pugliese senza lasciarle scampo: inizia con due ace su Noda Blanco, che costringono Di Pinto a chiamare time out, poi arrivano due muri (Birarelli su Sket e Zygadlo su Torres), poi altri due ace (su Noda Blanco e Romiti), infine una pipe di Lanza e un attacco out di Sket. In un lampo siamo sul 13-5 e si gioca solo per il referto arbitrale. Solé si diverte a muro (blocca ancora Noda Blanco e poi Torres), prima della fine Kaziyski ferma Torres e Lanza Noda Blanco.
I numeri: Nemec porta alla causa una serie record di nove break point consecutivi, a muro il divario è enorme (6-2), in attacco pure (58% - 29%). Torres chiude con lo 0% in attacco, un errore e 3 muri subiti, Sket con il 33%, un errore e un muro subito.

Secondo set (25-20), la Energy T.I. controlla situazione fin dall'avvio, Lanza dominatore
Dopo il cambio di campo Molfetta è decisa a riscattare il tracollo del primo set. L'intensità del servizio trentino inevitabilmente cala e si vede giocare di più. Dopo un primo break pugliese (ace di Hierrezuelo su Kaziyski) la squadra di Stoytchev risponde per le rime (smash di Nemec su ottimo servizio di Lanza), portandosi avanti di un break quando l'arbitro fischia una "doppia" fin troppo severa a Torres (7-5). Tre battute sbagliate trentine su quattro regalano il cambio palla automatico alla Exprivia, che paga ancora dazio quando va in battuta Lanza (ace su Sket). Sul 13-9 il più, per la Energy T.I. è fatto, perché da questo momento in poi le due squadre non conquistano più alcun break point, ad eccezione di uno trentino (dal 17-13 al 18-13 grazie a Lanza). Con la bellezza di 21 cambi palla si va sul 25-20 in 23 minuti.
I numeri: gli attacchi viaggiano a distanza ravvicinata (50% - 48%), fanno la differenza gli errori (5-9). Lanza e Torres attaccano con il 60%, ma Noda Blanco crolla al 14%.

Terzo set (25-20), Molfetta si fa erodere un vantaggio di 5-10, decisivo Giannelli allo sprint
L'ultima frazione è la più equilibrata e la Energy T.I. deve dare fondo a tutte le proprie risorse per riacciuffarla dopo un pessimo inizio. Questo perché la Exprivia viene omaggiata da una lunga serie di errori, che i padroni di casa commettono in avvio: Lanza batte in rete (1-2), Solé scaglia out un primo tempo (1-3), Kaziyski attacca in rete (2-5), Lanza svirgola una battuta jump float di Piscopo (2-6), Kaziyski si fa murare da Torres (2-7), Nemec sbaglia un attacco (4-8), Nemec commette invasione di linea (5-10). A questo punto Stoytchev prende in mano la situazione e cambia la regia: dentro Giannelli per Zygadlo. Fino al 7-11 Molfetta mantiene il controllo della situazione, poi la Energy T.I. aumenta i giri del motore e produce una progressione inarrestabile: da questo momento ogni rotazione produce break point, prima sfruttando una elevata capacità di ricostruire (attacco di Nemec, attacco di Kaziyski), poi sfruttando una interminabile serie di errori pugliesi, come un fallo di portata (14-15), una battuta in rete (15-16), un attacco out di Torres (16-16), un attacco out di Sket (17-16). Un ace dello stesso sloveno su Kaziyski, che rimane fermo a guardare un pallone caduto a pochi passi da lui, vale l'ultima illusione di Molfetta (17-18). Poi ancora errori (il regista Spirito si fa scivolare la palla fra le mani (19-18), Bossi spara in rete un assist impossibile (20-18), poi va in battuta Giannelli e chiude: ace su Sket, doppio errore di Torres e tutti a casa. Anzi, a Molfetta.
I numeri: l'attacco trentino surclassa quello pugliese (53% - 35%), Sket (20%) e Tores (22%) tornano nella buca, mentre Nemec vola (62%). Pesano come un macigno i 12 errori complessivi della Exprivia

Autore
Andrea Cobbe
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