La Diatec batte Perugia per 3-2 e conquista la 7ª finale
Dopo una sola stagione sabbatica la Diatec Trentino torna a giocare una finale scudetto. Ed è la settima in otto stagioni. Una sorpresa assoluta, se si considerano le premesse con le quali era cominciata questa annata connotata dai ritorni eccellenti, un po’ meno si se pensa che Zygadlo e compagni avevano già vinto la regular season e avevano già conquistato la finale di Coppa Italia e di Coppa Cev. Perugia ha giocato una bellissima serie ed avrebbe meritato di tornare fra le prime due d’Italia quanto Trento, ma lo sport un verdetto deve emetterlo sempre e ha premiato i colori biancorossi e le bandiere gialloblù. Nel tie break la differenza l’hanno fatta i particolari, ma anche il 28% con il quale hanno attaccato gli umbri, troppo poco per poter sperare di salvare la pellaccia. Tuttavia queste gare sono fatte spesso da episodi e colpi individuali, così è stato: l’ultima azione del match, un attacco out di Atanasijevic (l’ultimo di 66 su 159) è stato visto e rivisto al videocheck, che ha quindi ritardato di mezzo minuto l’urlo liberatorio del PalaTrento. Lo stesso videocheck, che aveva assegnato a Zygadlo un ace decisivo pochi minuti prima (la battuta era stata giudicata out da Satanassi) e quindi si è eretto a protagonista della sfida.
Ora la squadra trentina ha un solo giorno per rifiatare prima di gara-1 contro Modena. Un sabato che spenderà in palestra per cercare di preparare in qualche modo un match di nuovo durissimo e delicatissimo. «Le energie per giocare queste partite si trovano sempre» ha confidato Solé a fine match, speriamo che sia davvero così, perché di risorse ieri i ragazzi di Stoytchev ne hanno spese moltissime.
Primo set (25-20), con le battute dei centrali e con un muro sontuoso la Diatec parte bene
Tutto esaurito al PalaTrento per gara-3 di semifinale. I tifosi perugini occupano per intero la curva ovest e si fanno sentire, ancora eccitati dalla bella prestazione offerta da Atanasijevic e compagni in gara-2. L'unica sorpresa negli starting seven è la presenza di Djuric nel settetto base trentino, in panchina stavolta c'è Mazzone e Nelli va in tribuna. Fino al 7-6 c’è grande equilibrio, unico break il muro di Solé su Vujevic. Poi Birarelli scalda il braccio in battuta e trova un ace su Vujevic, Fromm attacca out, infine Zygadlo mura Vujevic, ingabbiato vicino all’asta (10-6). La Sir ruggisce, con le velenose battute di Buti, micidiali per la ricezione trentina: muro di Barone su Kaziyski ed errore del bulgaro (12-11). Si decide tutto in questa fase del set, perché un attimo dopo tocca ad Atanasijevic subire identica sorte: attacco out e muro di Kaziyski su di lui. Sul 15-11 i giochi sono fatti, perché Birarelli pianta a terra un pallonetto dell’opposto serbo e poi si vola verso il cambio di campo a forza di cambi palla. Sul 23-20 Zygadlo mura Fromm e Kaziyski chiude l’attacco del 25-20.
I numeri: I due attacchi viaggiano appaiati (43%-44%), in ricezione Perugia eccelle (68% di positive e 41% di perfette), ma il muro trentino ripiana il tutto (6-2), mentre per ace finisce 1-0. Djuric è il migliore su palla alta (50%).
Secondo set (29-27), Perugia arriva prima sul rettifilo finale, Trento la brucia sul filo di lana
Si parte all’insegna dell’equilibrio: all’ace di Djuric (5-4) risponde un muro di Atanasijevic su Kaziyski (5-6) e un ace di Buti su Lanza, mal posizionato (7-9). Si combatte all’arma bianca, Djuric si cala perfettamente nella parte di anti-Atanasijevic e marca l’8-9 e il 9-9. Gli scambi lunghi non si contano, break e contro break accendono prima una curva, poi l’altra, un ace di Fromm porta avanti Perugia (12-14), poi ripresa sul 14-14 da un bell’attacco di Kaziyski. Si arriva fino al 17-18 senza sussulti, quando Atanasijevic silura Colaci in battuta (17-19), ma il peggio, per la squadra di casa arriva per mano delle battute del sorprendente Barone: Djuric sbaglia e il centrale umbro trova l’ace del 19-23 su Lanza. Per la Diatec sembra finita, invece Buti sbaglia in attacco (21-23), poi, sul 22-24, Kaziyski spara due servizi al fulmicotone: attacco di Djuric e fallo di doppia di Atanasijevic fanno 24-24. Sul 26-26 Atanasijevic scivola al momento di attaccare e finisce a terra, regalando il 27-26 alla Diatec. Sul 28-27 Lanza batte bene su Fromm, Kaziyski riceve la palla in bagher da Birarelli e tira fortissimo sul muro umbro: 29-27.
I numeri: In attacco stavolta gioca meglio Trento (53%-44%), i muri spariscono dal tabellino (0-1), Lanza (75%), Fromm (67%) e Djuric (60%) decollano in attacco.
Terzo set (22-25), una partenza fulminante della Sir mette nell’angolo la Diatec, tardiva la rimonta
Il copione, finora, ha seguito quello di gara-2 e lo fa ancora. Dopo il cambio di campo Perugia parte a razzo, sfruttando un calo nervoso trentino: si va subito 1-6 con due passaggi a vuoto di Lanza e due muri dei centrali ospiti. La posta in gioco è altissima e la Sir non ha intenzione di cedere. Kaziyski si arrabbia (5-7 con due attacchi del bulgaro), ma i bianconeri stavolta non mollano, aggrappandosi al muro, a Fromm e a un errore di Giannelli (doppia), entrato sul 7-11. Sull’8-15 Stoytchev resiste alla tentazione di dare riposo ai titolari, decide che ci sono ancora chance. Giannelli e Djuric gli danno ragione, trovando rispettivamente un muro e un ace, poi Kaziyski mura Atanasijevic e mette a terra il 15-19 e Birarelli il 17-20 ancora con il muro. Giannelli mura Atanasijevic (20-22), ma poi il neo-entrato Nemec si presenta sbagliando (20-24). Chiude un servizio out di Giannelli.
I numeri: Crolla l’attacco di casa (29%), mascherando il 39% di Perugia. I muri fioccano (4-5), gli ace no (1-1). Atanasijevic viene murato 4 volte, ma Kaziyski, Lanza e Djuric attaccano rispettivamente con il 38%, il 22% e il 30%. L’ottima ricezione trentina (76% e 48%) non serve quasi a nulla.
Quarto set (25-27), frazione da cardiopalmo, Perugia sfrutta i troppi errori trentini
Possiamo dividere questo parziale in due parti assai diverse: fino al 19-15 l’ago della bilancia pende dalla parte trentina, poi si sbilancia verso gli umbri. Nella prima sezione Perugia commette molti errori (due ingenuità di De Cecco e due battute out), presa dalla foga di agguantare il tie break. Kaziyski domina la scena con le sue bordate vincenti (suoi i punti numero 1, 2, 8, 13, 14, 15 e 18), da quel momento le cose cambiano di colpo: Il bulgaro spara lungo (19-17), poi, con Fromm al servizio, si verifica il patatrac, dato che Vujevic mura Kaziyski (sic!), Zygadlo commette fallo di portata, Djuric spara out (22-23). Sul 25-26 Solé tira fuori un primo tempo e cala il sipario sul set.
I numeri: La Diatec attacca leggermente meglio (40% - 39%) e riceve meglio (76% - 64%), ma commette un numero sconsiderato di errori su azione (7 contro 3). I laterali boccheggiano in attacco (Kaziyski 39%, Lanza 29%), ma c'è Djuric al 55%. Fromm sparisce (12%), ma Atanasijevic sta sopra al 50% (53%).
Quinto set (16-14), ottima partenza trentina, poi Perugia si rialza e il finale è da cuori forti
La qualificazione si decide quindi al tie break. Tutto in 22 minuti di adrenalina pura. Il primo acuto è di Kaziyski, che posiziona perfettamente le mani a muro su una bordata di Atanasijevic, firmando il 2-0. Numero da circo del bulgaro, che realizza il 4-1 con un attacco da posizione impossibile (a metà strada fra panchina e palo della rete) contro muro a tre. La Sir reagisce con Fromm, che manda Vujevic a fare il miracolo contro il muro a tre e poi silura Kaziyski con un ace (5-5). Dopo aver subito il muro di cui sopra e aver sbagliato il servizio, Atanasijevic scaglia out la palla dell'8-7 per Trento, che diventa un preziosissimo 9-7 quando Zygadlo realizza l'ace su Vujevic grazie all'occhio del videocheck, saggiamente chiamato un causa da Stoytchev dopo che l'arbitro Satanassi aveva visto il pallone out. Una correzione che sarà decisiva nell'economia di un set destinato a terminare ai vantaggi. Un gran muro di Djuric su Atanasijevic (il greco si batte il petto per rivendicare la paternità del block) spedisce la Diatec sull'11-8 e sul 14-11 i giochi sembrano fatti. Invece, dopo un servizio cortissimo, in rete, di Kaziyski, Fromm castiga Colaci con un servizio violento e un attimo dopo Barone mura l'attacco a colpo sicuro di Lanza, facendo esultare la curva perugina. Siamo 14-14 e per la Diatec si ricomincia daccapo. A questo punto Fromm cerca un altro ace, ma la palla tocca il nastro ed esce lemme lemme in un punto del campo dove nessuno avrebbe potuto tirarla su: match point Trento. Va al servizio Birarelli, De Cecco alza inevitabilmente ad Atanasijevic e il serbo spara lungo. La richiesta di videocheck da parte di Grbic mette solo "in pause" per trenta secondi l'urlo liberatorio finale.
I numeri: Crolla l'attacco della Sir (28% contro il 44% trentino), ma per gli umbri ci sono 3 ace (contro 1). Atanasijevic finisce nella buca (23%), dato che concretizza appena 3 alzate su 13. Per lui anche 6 errori: 2 in battuta, 2 in attacco e 2 murate incassate.