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Un'Itas Trentino da urlo polverizza Civitanova in gara-3

L’Itas Trentino non si fa sfuggire l’occasione di sfruttare il fattore campo, che poco aveva inciso in regular season, ma tantissimo sta contando in questi playoff, per superare con un 3-0, abbastanza difficile da pronosticare alla vigilia, la Lube Civitanova in gara-3 della finale scudetto, guadagnandosi così due opportunità per conquistare il tricolore del 2023.

Si è trattato di una partita in cui la battuta ha fatto la differenza in maniera macroscopica, ancora più che in gara-1. Anzi, la differenza l’ha fatta soprattutto la battuta di un solo giocatore, Matey Kaziyski, che con le sue bordate dai nove metri ha deciso il match, procurando ai gialloblù qualcosa come 18 break point in tre set, un numero mostruoso, se si pensa che tutta Lube ne ha conquistati 12 in tutto. Se il capitano ha giocato una delle migliori partite della sua carriera in battuta (comprese quelle del ciclo d’oro), ci ha pensato un altrettanto straordinario Michieletto a mettere a terra i palloni ricostruiti e a murare in maniera impietosa i vari attaccanti di palla alta che Blengini ha provato ad alternare per trovare una quadratura del cerchio che non può esistere quando non si dispone di posti-4 attrezzati in ricezione.

Ora sarà interessante scoprire cosa succederà in gara-4, perché stavolta Civitanova deve cambiare tutto rispetto a quanto ha fatto vedere alla Blm Group Arena per tornare una terza volta alla Blm Group Arena. Una situazione che ci ricorda da vicino altri tempi, quelli in cui la squadra di Stoytchev non vinceva le partite, le dominava. Di queell'epoca è rimasto un unico protagonista, un highlander del volley, Matey Kaziyski, per il quale è difficile trovare paragoni nella storia di questo sport. Non è però ancora il tempo delle celebrazioni, manca ancora una vittoria e sappiamo bene come mutano rapidamente le cose nelle serie dei playoff.

La cronaca

Assodata l’assenza di Lisinac nelle file trentine, non ci sono altre note di rilievo per quanto concerne gli starting seven, dato che Blengini si affida al settetto più rodato, con Zaytsev opposto, Nikolov e Yant in posto-4.

Memore della consegna più importante lasciata in eredità da gara-2, ovvero “non si può cominciare a giocare a partire dal terzo set”, la squadra di casa comincia a mettere le cose in chiaro già con il primo turno al servizio di Matey Kaziyski, quello che diventerà il leit motiv della gara: un errore di Zaytsev (pallonetto mal riuscito) e un ace fra Yant e Balaso valgono il 4-2, che scalda anche le tribune, cariche, non solo di tifosi, come non mai. La Lube si affida moltissimo ai due laterali Nikolov e Yant e proprio il cubano firma il 6-6 e il 6-8 che danno la misura delle difficoltà che l’Itas deve affrontare. Basta abbassare un attimo la guardia per trovarsi sotto.
Come in gara-1, però, la squadra trentina è in giornata di grazia dalla linea dei nove metri e con due rasoiate di Lavia raccoglie un contrattacco di Kaziyski e un altro errore di Zaytsev, mentre il terzo break point di fila viene annullato dal videocheck, che vede un’invasione gialloblù. Poco male, basta attendere un’altra serie di Kaziyski dalla linea dei nove metri per annotare uno scatto decisivo: muro di Michieletto su Zaytsev, primo tempo del Potke, bordata di Matey in contrattacco e siamo sul 15-10. Anche Podrascanin, poco dopo, realizza un ace su Balaso, coprendolo mentre cerca di levarsi dalla traiettoria. La strada verso l’1-0 è tutta in discesa. Il cambio palla trentino scorre che è un piacere, poi Kaziyski scaglia altri due siluri al servizio, che portano ad un muro di Dzavoronok su Gabi Garcia, entrato al posto di Zaytsev sul 17-12, e ad un ace su Nikolov. L’ultimo punto è un servizio lungo dello stesso opposto portoricano. Il 25-17 è pesante, ma è il frutto del fatto che Civitanova gira a dovere esclusivamente in attacco (12-14 a suo favore), mentre in tutti gli altri aspetti del gioco paga dazio. Come in battuta (3-0), a muro (2-0) e sul fronte degli errori (3-8).
La Lube viene travolta in un set nel quale Yant attacca con il 71%, Gabi attacca con il 60%, Nikolov con il 57%.

Nel secondo Blengini decide di dare fiducia all’assetto che ha terminato il set precedente. In campo ci sono quindi Bottolo e Yant in posto-4 e Gabi Garcia in contromano. Questo non basta, però, per evitare che il servizio di casa continui a devastare il cambio palla marchigiano, anzi, che Kaziyski continui a picchiare come un fabbro, coadiuvato da Michieletto, che completa le due prodezze con un muro su Bottolo e un attacco (3-2). I gialloblù conservano la parità (5-5) grazie ad un videocheck, che immortala il tocco di Yant nel campo trentino, ma la Lube è in un buon momento e un errore di Kaziyski, unito ad un muro di Gabi Garcia su Matey, regalano ai marchigiani un inedito +3 (6-9).
Come ne esce la squadra trentina? Indovinato, con le battute di Kaziyski. Il primo ace viene annullato da un videocheck (la palla non tocca il terreno di gioco), ma poi Michieletto piazza un attacco e un muro ad altezze stratosferiche su Bottolo e Matey ci piazza un ace sullo stesso schiacciatore padovano, bersagliato in zona-5, e il punteggio cambia da 9-11 a 12-11, ma cambia soprattutto il livello di fiducia delle due formazioni. Civitanova stringe i denti, va per l’ultima volta davanti grazie a Yant (14-15), ma poi c’è solo Trento in campo. Sbertoli batte bene e prima D’Heer e poi Kaziyski lo premiano (17-15) e c’è da mangiarsi le mani per il primo tempo del possibile 18 sprecato dal belga, che però si rifà subito, mostrando un carattere solidissimo: mura prima Bottolo e poi Gabi Garcia. Pungolato dai compagni, anche Lavia scarica due servizi micidiali nella metà campo della Lube e raccoglie un ace su D’Amico e uno sul nastro: 21-16 e frazione acquisita.
Si arriva senza sussulti al 25-20 con tanti errori degli ospiti.
Nei dati finali il 22% in ricezione della Lube fa il paio con il 29% della prima frazione. Poi ci sono i soliti 5-2 a muro e 3-0 al servizio, che, di nuovo, vanificano la leggerissima superiorità biancorossa in attacco (13-14).

Nella terza frazione Blengini sceglie la formazione più logica alla luce di quello che si è visto in campo: Nikolov e Yant in banda e Gabri Garcia opposto. Hai voglia a girare le carte, però, se Kaziyski poi torna al servizio, picchia fortissimo e permette a Podrascanin (primo tempo) e al solito Michieletto (attacco e muro su Gabi) di lanciare i gialloblù sul 5-2. Per la Lube è come vivere in un incubo senza fine, uno schema che si ripete e che la condanna.
Sul 10-7 anche D’Heer, che da due anni si allena per farsi trovare pronto per queste occasioni, infila due belle battute, sulle quali si appoggiano Kaziyski e Anzani (invasione) per rendere il divario già insostenibile per i campioni d’Italia (12-7). Non conosce pause, oggi, il bulgaro: con la prima battuta manda Yant a sbagliare, con la seconda fa secco Balaso, con la terza si procura un contrattacco che naturalmente non sbaglia. Il ritmo è insostenibile per la Lube, rientra Bottolo per Yant, ma Podrascanin poco dopo mura Nikolov (18-9). Prima della fine Civitanova si ritaglia un piccolo spazio per qualche sorriso (da 19-10 a 19-14, grazie ad alcuni errori trentini), ma poi è Dzavoronok a reclamare le luci della ribalta con un attacco e tre servizi in linea con quelli dei compagni: ace su Bottolo, contrattacchi vincenti di Kaziyski e Michieletto e siamo 24-15. L’ultimo punto, quello che consegna due match per chiudere all’Itas Trentino, è anche stavolta un errore marchigiano, la battuta out di Bottolo.
Stavolta la differenza fra i due attacchi è ampia e tutta a favore dei gialloblù (65%-37%), poi ci sono i soliti 2-0 al servizio e 2-0 a muro. Incredibile la differenza in ricezione: 83% contro 12%!

Il tabellino

Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-17, 25-20, 25-16)
ITAS TRENTINO: Lavia 4, D’Heer 5, Kaziyski 18, Michieletto 15, Podrascanin 10, Sbertoli 1, Laurenzano (L); Nelli, Džavoronok 4. N.e. Cavuto, Pace, Berger e Depalma. All. Angelo Lorenzetti.
CUCINE LUBE: Yant 9, Anzani 4, Zaytsev, Nikolov 7, Chinenyeze 3, De Cecco, Balaso (L); D’Amico, Gabi Garcia 9, Bottolo 4, Diamantini 1. N.e. Sottile, Gottardo, Ambrose. All. Gianlorenzo Blengini.
ARBITRI: Simbari di Milano e Goitre di Torino.
DURATA SET: 23’, 32’, 24’; tot 1h e 19’.
NOTE: 4.000 spettatori, per un incasso di 74.237 euro. Itas Trentino: 9 muri, 8 ace, 12 errori in battuta, 4 errori azione, 56% in attacco, 63% (28%) in ricezione. Cucine Lube: 2 muri, 0 ace, 12 errori in battuta, 6 errori azione, 42% in attacco, 21% (5%) in ricezione. Mvp Kaziyski.

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Autore
Andrea Cobbe
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