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SuperLega

L'Itas si regala la vittoria piena contro Perugia e il primato

L’atmosfera del grande appuntamento e la carica dei quattromila della ilT Quotidiano Arena mettono le ali all’Itas Trentino, che riesce a battere la super Sir Susa Perugia come non accadeva da molto, troppo, tempo, ovvero strappandole i tre punti. Un colpo che, oltre a dare una grande carica alla squadra, vale il possibile primato al termine del girone di andata, Padova permettendo. Un risultato del tutto platonico, che però manca al club di via Trener da qualcosa come nove anni, ovvero dalla stagione 2014-2015, quando la formazione di Stoytchev, poi campione d’Italia, chiuse al primo posto alla pari con Modena (ma con un successo in più).

Questo pomeriggio i gialloblù hanno saputo stringere i denti e soffrire, in un match nel quale i cambi palla delle due squadre hanno girato a mille e quindi a fare la differenza sono stati, in ogni set, piccole cose. Come i due ace in più dei campioni d’Italia e le quattro battute sbagliate in meno, un punto in più in attacco (54-53), pur con una percentuale che premierebbe Perugia (60%-54%). In generale l’Itas Trentino ha soprattutto saputo giocare meglio gli scambi dopo il 20, quando il pallone inizia a scottare, una dote che in questo sport vale tantissimo.

La cronaca

L’Itas Trentino inizia la sfida con il settetto base, che non modificherà mai nel corso del match, se non per alcuni avvicendamenti strategici al servizio, mentre Perugia, ancora priva di Leon, si affida alle diagonali Giannelli – Ben Tara, Semeniuk – Plotnytskyi e Solé – Gualberto. Abbastanza straniante vedere in panchina, oltre a Leon, Herrera, lo scorso anno autentico mattatore di questa sfida, e l’azzurro Russo.

Parte meglio la squadra umbra, aiutata da un fortunoso ace sul nastro di Giannelli e da un errore di Rychlicki (1-3), ma Trento rimedia subito, aiutata a sua volta da un raro errore di Semeniuk e un muro del Potke sul polacco (5-5). Semeniuk risponde di nuovo con un bel turno al servizio, che produce un ace su Michieletto e un muro di Solé su Lavia (6-9), ma l’Itas mantiene la calma e va a riprendersi nuovamente il maltolto con un muro di Rychlicki su Plotnytskyi e un contrattacco di Michieletto (9-10). Basta davvero poco per spostare l’ago della bilancia da una parte all’altra e già questo è un dato importante, perché parla di una sfida equilibratissima. Plotnytskyi tira fortissimo in battuta e si conquista l’ace dell’11-13, poi però Perugia non festeggia più alcun break nel set.
A segnare l’inversione di tendenza è un altro ace, quello dell’ex Rychlicki, che si infila fra Semeniuk e Plotnytskyi, poi, dopo una serie di cambi palla, sul 19-20 Ben Tara si fa murare la palla del doppio vantaggio da Podrascanin e subito dopo Rychlicki abbatte, letteralmente, Plotnytskyi con una battuta alla figura. Sul 22-21 entra invece in gioco il "fattore M", Alessandro Michieletto, che sempre con la battuta costringe Ben Tara all’errore, poi Lavia sfrutta un contrattacco e infine mura lo stesso Ben Tara: 25-21 e ilT Quotidiano Arena in festa.
Trento mette sul piatto della bilancia tre muri in più (4-1) e un ace in meno (2-3), ma soprattutto due errori in meno in attacco (1-3).

Il secondo parziale è quello dei cambi palla, un’alternanza quasi automatica, da manuale della pallavolo, che fino al 6-6 si alimenta quasi solo di attacchi su palla alta. La prima interferenza a questo ritmo la dà un attacco di Plotnytskyi, che esulta per il 6-7, ma anche stavolta i gialloblù ricuciono subito con un ace di Sbertoli sullo stesso giocatore ucraino. La partita è godibilissima, una vera sfida fra le due big del campionato italiano, che vive anche di tanti duelli fra ex, Giannelli, Solé, Colaci e Candellaro da una parte, Rychlicki e Podrascanin dall’altra, ed è proprio un ace del lussemburghese su Plotnytskyi a permettere all’Itas di portarsi per la prima volta a +2, una gioia che dura il tempo di vedere l’ucraino conquistare il 14-14. La produzione seriale di cambi palla riprende, fino a quando non tocca di nuovo a Michieletto andare al servizio: ace su Semeniuk nell’angolino di posto 1, ace su Colaci nell’angolino di posto-1 e sono due boati. Soprattutto valgono il 21-18, al quale però reagisce Semeniuk, in questa sfida personale con il numero 5 trentino, che si riproduce sistematicamente sui campi di Superlega, di Champions League e delle nazionali, con un block su Rycklicki e un ace su Laurenzano. Sul 23-23 l’opposto trentino porta il cambio palla e poi è Lavia ad inventarsi una magia per chiudere, ovvero un ace cortissimo sul polacco con una palla arrotatissima.
Perugia riesce nell’impresa di perdere un set nel quale attacca con l’84% (16 su 19), contro il 57% di Trento, e con un muro in più (0-1), ma paga a caro prezzo i 5 ace subiti contro 1 realizzato.

Si riparte con un allungo importante di Perugia, uno 0-3 fondato su due passaggi a vuoto di Kozamernik (murato da Solé, poi attacca fuori) e un ace del solito Semeniuk, che l’Itas Trentino “ripara” con un Rychlicki inarrestabile e un’invasione aerea di Giannelli (7-7). Poi si apre una fase nella quale gli umbri prendono il sopravvento, aiutati da un errore di Rychlicki e un secondo tocco in bagher di Laurenzano ingestibile per Michieletto (11-15). Ci potrebbe stare qualche cambio nelle file gialloblù, ma Soli si gioca solo la carta Cavuto al servizio (senza risultato) e si attende il solito super finale di set dai suoi, che arriva, ma solo in parte. Michieletto mette a terra la palla del 19-20, Rychlicki quella dell’agognato 22-22, ma poi il solito Semeniuk valorizza un ottimo servizio di Ben Tara (22-24) e ciò basta per permettere alla Sir di imporsi: chiude 23-25 con il servizio in rete di Sbertoli.
La frazione si chiude con uno 0 alla casella ace e muri dell’Itas Trentino e con 3 errori gialloblù in più in attacco, la differenza è tutta lì.

Gli umbri a questo punto si gettano nel quarto set con la foga di chi crede ancora, giustamente, nella vittoria. La macchina da punti della Sir Susa ricomincia a macinare break, cominciando con un bel 2-4, nel quale c’è molto di Plotnytskyi. Servono le solite battute di Michieletto per ricucire, combinate con un murone di Podrascanin su Ben Tara e con un’invasione di Gualberto (5-4), ma la Sir Susa non si fa impressionare e riparte con i muri del centrale brasiliano, che fa vedere i sorci verdi prima a Podrascanin e poi a Lavia. Ben Tara, ancora stranamente a secco di ace, ne sforna due di fila su Lavia e sul 10-15 la strada verso il tie break sembra ormai allestita.
Perugia deve però fare ancora i conti con il “fattore M”: Michieletto va al servizio e realizza due ace (su Plotnytskyi e Ben Tara dopo il tocco del nastro) e mezzo (invasione aerea di Giannelli, grazie ad un videocheck di Soli) e magicamente tutto cambia in un attimo: 14-15. Di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio, ma il morale gialloblù, della squadra e dei tifosi, è ora propizio per provare a vincere anche questa frazione. La svolta la danno un muro impressionante di Rychlicki su Plotnytskyi e subito dopo uno di Podrascanin su Solé (20-19). Si arriva sul 24-23, Perugia fa (con Semeniuk) e disfa (due servizi in rete e un attacco lungo di Ben Tara), così si arriva sul 24-23: serve Sbertoli, il muro trentino contiene l’attacco di Semeniuk e in ricostruzione il regista milanese serve Kozamernik, che mette a terra la palla più importante del suo match. L’Itas Trentino è di nuovo capolista.
È un set in cui non bastano agli ospiti 5 muri (4 del solo Gualberto), penalizzati dagli errori di Giannelli e Ben Tara, nonché da due servizi in rete in più. L’Itas sbaglia pochissimo (tre servizi in tutto) e passa alla cassa.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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