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A1 Femminile

L'Itas Trentino strappa un set al Novara, 25 punti per DeHoog

La quinta giornata di ritorno del campionato di A1 femminile, per quel poco che conta, chiude in via definitiva ogni chance, anche teorica, all’Itas Trentino di conquistare il terz’ultimo posto. Il suo inevitabile ko casalingo contro una delle “fab four” del torneo, Novara, combinato con il successo di Casalmaggiore ai danni di Cuneo ha infatti portato le gialloblù addirittura a -10 dalla zona salvezza, quando mancano solo 8 giornate al termine della regular season. L’unica nota positiva di questa nuova situazione è il fatto che, nel caso in cui sia Bergamo sia Casalmaggiore dovessero riuscire a salvarsi, potrebbero aprirsi delle opportunità per acquisire il diritto sportivo della categoria, evitando di dover passare nuovamente dalla A2 con tutto il corollario di problemi a muoversi sul mercato che si presenterebbero in seguito.

In quanto alla partita di ieri, l’Itas Trentino il proprio compito lo ha svolto con una certa diligenza. Dopo il tracollo del primo set, nel quale non si è proprio presentata in campo, forse per solidarietà con la squadra maschile, che aveva fatto lo stesso 24 ore prima nel secondo e quinto set di Coppa Italia contro Monza, ha giocato un’ottima seconda frazione, una delle migliori stagionali, e ha lottato alla pari fino al 17-19 del terzo e al 9-9 del quarto. L’Igor Novara, in campo con un settetto obbligato a causa di una lunga serie di assenze causate dal virus influenzale, ha svolto il proprio compito senza doversi spremere più di tanto, pagando dazio solo nella seconda frazione affrontata a motori quasi spenti dopo aver dominato la prima.

La squadra trentina, con la diagonale di posto 4 composta da Shcherban e Acosta, benché soffra molto in ricezione, ha probabilmente la miglior efficienza possibile in attacco, anche solo per le qualità fisiche delle due straniere, che si fanno sentire pure a muro, fondamentale nel quale la venezuelana è in grado di dare molto, come ha dimostrato ieri con 3 stoppate clamorose su Akimova. Con DeHoog in grado di tenere il passo delle opposte di categoria, non per potenza dei colpi, ma per efficacia (25 punti con il 48% ieri per lei), una Olivotto che comincia a ritrovare il proprio ritmo e l’indovinata scelta di puntare sulla giovane Mistretta nel ruolo di libero, con Mazzanti qualcosa è cambiato e ha diminuito la distanza fra il gioco espresso dalla squadra e quello che richiederebbe la categoria. Tardi per poter puntare al salvezza, ma non per chiudere il torneo con la sensazione e di non essere del tutto fuori posto.

La cronaca

Come accennato Lorenzo Bernardi, che aveva già perso la schiacciatrice Hanna Orthmann in estate, non ha molte alternative a disposizione, dovendo rinunciare a ben tre giocatrici bloccate dall’influenza, ovvero la centrale Anna Danesi, la schiacciatrice Caterina Bosetti e il libero Giulia De Nardi. Il sestetto obbligato vede Francesca Bosio al palleggio, la russa Vita Akimova opposta, l’ungherese Greta Szakmary e l’olandese Anne Buijs in banda, Cristina Chirichella e Sara Bonifacio al centro, Eleonora Fersino libero. Davide Mazzanti ha meno problemi, pur dovendo a sua volta rinunciare da inizio stagione all’opposta Valentina Zago, i cui problemi agli addominali le sono di fatto costati l'intera stagione, e alla centrale Madeline Gates, che passa da un infortunio all’altro. La scelta stavolta ricade sulla coppia di posto-4 composta da Roslandy Acosta e da Francesca Michieletto, mentre al centro Gaia Moretto vince ancora una volta la sfida con Giulia Marconato per affiancare capitan Rossella Olivotto. Viene confermata nel ruolo di libero la giovane Alessandra Mistretta, mentre Francesca Parlangeli veste una maglia da schiacciatrice, per eventuali cambi in seconda linea mai attivati.

L’avvio del match è quanto di meno stressante si possa immaginare per le piemontesi, che vengono messe subito in una comfort zone da un’Itas Trentino fuori dal match. Ad ogni turno di servizio, se si eccettua il primo di Akimova, Novara porta a casa almeno un break point, addirittura due per ciascuno nei primi quattro, scattando così senza fare fatica prima sull’1-3 con un ace di Bonifacio e un attacco di Szakmary, poi sul 2-6 con un altro attacco di Szakmary e uno di Akimova, sul 4-9 con gli attacchi di Akimova e Szakmary. A questo punto Davide Mazzanti ha già utilizzato entrambi i time out e può solo assistere impotente al ripetersi sistematico di ricostruzioni e di attacchi vincenti. Nella seconda parte del set le gialloblù mettono sul piatto anche alcuni errori al servizio, in attacco e un’invasione, senza che la coppia Szakmary - Akimova smetta mai di infierire. Firmano il 10-21, poi Chirichella si regala un ace su Mistretta (12-23) e si plana sul 12-25 con un primo tempo di Bonifacio. Bilancio: 5 punti in attacco da una parte della rete, 21 dall’altra.

Dopo una frazione così riesce difficile immaginarsene una completamente diversa. Ma la pallavolo sa essere strana, soprattutto dopo che una squadra vince a mani basse una frazione e fatica a trovare ritmo. Nella seconda, infatti, Novara si fa trovare impreparata alla resistenza che le offre la squadra di casa. Carly DeHoog è scatenata e mette a terra gli assist del 2-0 e del 4-1, poi Shcherban, preferita ad Acosta, inventa il pallonetto lungo e Olivotto schiaccia a due mani una palla vagante (6-1). Bernardi deve utilizzare il time out, ma cambia poco in campo. Due buoni servizi di Moretto innescano un muro di Olivotto su Buijs, utilizzata con contagocce, e un attacco vincente di Michieletto (12-6). La reazione delle piemontesi porta prima al 12-9 (grazie ad Akimova) e poi al 14-12, con la russa sempre inarrestabile protagonista. Quando però la rimonta sembra a portata di mano dell’Igor, Shcherban confeziona il diagonale del 16-12. Di nuovo le ospiti serrano le fila e rimontano in maniera fin troppo rapida (16-15 e 18-18) con Chirichella sugli scudi, suggellando la lunga rincorsa con l’agognato 18-18 (errore di Michieletto). A questo punto, rientrata Acosta per Michieletto, la squadra di Mazzanti riesce a dare un nuovo colpo di acceleratore, aiutata dagli errori di Akimova e Buijs, e poi non solo a tenersi stretta il cambio palla, ma anche ad allungare sul 24-21 grazie a DeHoog, Shcherban e a un muro di Acosta su Akimova. Il 25-21 suggella uno dei migliori set giocati dall’Itas in questa stagione.

Dopo due frazioni così differenti fra di loro è impossibile immaginare cosa accadrà. Mazzanti riparte dalla diagonale Acosta - Shcherban, Bernardi non ha alternative praticabili. Novara comincia un po’ meglio (2-4), ma poi il velenoso turno al servizio di Guiducci crea grossi problemi alla Igor, anche perché Akimova subisce un nuovo muro dalla connazionale Shcherban, poi manda out dai cinque metri, mentre Acosta mette in campo la pipe del 7-5. La serie si chiude con l’ace della regista romana su Szakmary. È un vero peccato che questo momento di buona pallavolo sia seguito da due errori consecutivi di Acosta (pipe in rete) e di Shcherban, perché riportano immediatamente in sella Novara senza che debba fare quasi nulla (8-8). Pesante anche l’errore in attacco di Moretto, che manda avanti le piemontesi per 9-10, ma fino all’11-11 tutti i giochi sono ancora aperti. A mandare al tappeto le gialloblù è il turno al servizio di Szakmary: il cambio palla dell’Itas si paralizza, Guiducci commette due errori (un’alzata e una difesa fuori misura), Bosio, Akimova e Chirichella vanno a segno in attacco e mettono le mani sul set (13-18). Il turno al servizio di Guiducci riapre uno spiraglio con un ace (17-19), ma poi sbagliano due volte DeHoog, Acosta in pipe e Shcherban e Novara ringrazia sentitamente per il 17-23 ottenuto senza grandi fatiche. La frazione si chiude 21-25, vani i tre punti successivi quasi consecutivi di DeHoog.

Il quarto set è un po’ una riedizione del terzo, con la differenza che il batti e ribatti in equilibrio dura solo fino al 9-9, invece che al 13-13. La coppia DeHoog - Acosta fa vedere buone cose fino a quel punto, Olivotto riesce pure a realizzare un muro su Akimova di quelli scalderebbero un palazzetto pieno (non è quindi questo il caso), ma poi l’opposta russa, un attacco sbagliato di Acosta e uno a segno di Szakmary garantiscono alla Igor il 9-12 che le pone in condizione di controllare la partita. Trento, che gioca da mesi senza nulla da perdere, combatte, ma c’è solo DeHoog a impensierire le ospiti. L’americana realizza anche un ace (16-19), ma poi Akimova ricomincia a mettere a terra palloni su palloni, come nel primo set, accusando una pausa solo sul filo di lana. L’Itas annulla infatti tre match point, l’ultimo con un altro muro (stavolta di Acosta) su Akimova, ma poi un primo tempo di Bonifacio chiude il sipario sul 22-25.

Il tabellino completo

Autore
Andrea Cobbe
© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,266 sec.

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