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L'Itas Trentino non lascia scampo alla Lube: 3-1

L’Itas Trentino difende il +8 su Perugia, vincendo l’ennesimo big match stagionale. A farne le spese stavolta è la Lube Civitanova, presentatasi alla ilT Quotidiano Arena orfana di Zaytsev e con Nikolov in panchina (schierato solamente in alcuni scambi), capace di impensierire i campioni d’Italia solo nella seconda frazione. Sbertoli e compagni hanno fatto valere la propria migliore organizzazione di gioco, che ha permesso loro di mettere a segno 16 punti in più in attacco rispetto agli avversari. I marchigiani hanno giocato un match ordinato, che li ha portati a sbagliare poco, ma questo non è bastato loro per tenere il passo della capolista, nettamente superiore nella fase di contrattacco (45% contro 30%) e nella gestione dei cambi palla con ricezione staccata da rete (69%-39%).

Si è trattato di un incontro, insomma, che non ha spostato di una virgola le gerarchie create dalla regular season e che non può nemmeno essere considerato un antipasto di una futuribile semifinale dei playoff, viste le pesanti assenze nella metà campo marchigiana.

La cronaca

L’Itas Trentino, che non vuole lasciare nulla di intentato per difendere il primato, affronta la sfida con il settetto base, mentre Blengini, che deve già rinunciare a Zaytsev, lascia a riposo anche Nikolov, non al meglio, dando fiducia alle diagonali De Cecco – Lagumdzija, Yant – Bottolo, Chinenyeze – Anzani con Balaso libero.

A fare irruzione nel match con maggiore determinazione sono senza dubbio i padroni di casa, che sul 6-3 hanno già conquistato ben 3 break point, frutto di altrettante ricostruzioni vincenti, affidate a Lavia e Michieletto (2 volte). La Lube poi si riprende e dà regolarità al cambio palla, ma il quinto attacco vincente di Michieletto (su 12 punti trentini) costringe Blengini a fermare tutto una prima volta. Serve a poco, perché poco dopo la battuta di Kozamernik fa male alla ricezione ospite e permette a Podrascanin (muro sulla pipe di Bottolo) e Yant (attacco out) di mandare i campioni d’Italia sul +6. I cucinieri non hanno le risorse per rimontare un tale svantaggio, anche se nel finale si riportano sotto fino ad un pericoloso 24-22, grazie a due violente battute di Ladumdzija, valorizzate da un attacco di Bottolo e da un errore di Sbertoli e poi ad un errore in attacco di Kozamernik. Ci pensa comunque un primo tempo dello sloveno a fissare il 25-22.
Gira a mille l’attacco di casa (62%-41%), nonostante una ricezione non propriamente eccelsa (42%-52%). Michieletto e Rychlicki vantano un sontuoso 62%.

Nella seconda frazione l’Itas parte ancora bene (4-1), appoggiandosi alle battute di Lavia e Kozamernik, ma sul 5-4 finisce nella buca. Il merito è delle battute corte di Anzani, che la ricezione trentina non digerisce, ne approfitta Chinenyeze con un attacco e un muro su Rychlicki, che sbaglia anche un attacco, e ne approfitta Bottolo, che firma il 5-8. I gialloblù perdono lucidità e commettono altri errori al servizio e in attacco con Rychlicki e Kozamernik. Si riavvicinano, poi, grazie ad un ace dell’opposto lussemburghese, ma è solo un lampo, perché poi i cucinieri murano Lavia e conquistano il break del 15-20, che blinda la frazione. Prima del cambio di campo Bottolo festeggia l’ace del 16-22, una serie di errori dell’Itas portano poi al 19-25 finale.
Trento attacca meglio (43%-38%), ma non serve a nulla, perché commette 3 errori in più e subisce un pesante 1-4 a muro.

Serve una reazione e i campioni d’Italia non si fanno pregare. L’avvio di terzo set è bruciante: 3-1 con due errori di Yant e un ace di Lavia, 7-3 con un muro e un attacco di Michieletto. Non c’è spazio per alcuna rimonta della Lube, che ha già la lingua fuori. Un altro errore di Kozamernik ne limita i danni (13-10), ma poi uno splendido ace di Michieletto su Yant e una pipe del numero 5 trentino accendono la ilT Quotidiano Arena sul 18-12. Sul 16-12, nel frattempo, Blengini aveva inserito Nikolov per Bottolo, un test a costo zero, avendo ben poco da perdere. Nel finale Lavia e Michieletto si tengono caldi a suon di attacchi vincenti, poi Podrascanin festeggia il muro su Yant del 23-19. L’ultimo punto è di un immarcabile Michieletto, che infatti archivia la frazione con il 75% in attacco, Lavia con un ottimo 57%. Trento è superiore in tutto: attacco (58%-45%), muro (3-2), ace (2-0).

All’inizio della quarta frazione la Lube prova a dare segnali di vita con un contrattacco di Lagumdzija e un ace di Yant su Michieletto (3-5), ma subito dopo Ale si rifà con due sassate dai nove metri: contrattacco di Lavia, ace su Yant (restituito) e siamo 6-5. È il momento di accelerare e l’Itas Trentino, in campo con D’Heer al posto di Kozamernik, lo fa con le battute di Sbertoli, che avviano due azione spettacolari: la prima, lunghissima, viene chiusa da un primo tempo del centrale belga, la seconda da un “roof block” a uno di Rychlicki su Bottolo. D’Heer ci prende gusto e mette a terra anche il break del 12-9. Il set è ancora aperto e lo dimostra l’ultimo guizzo di serata di Civitanova, che va alla parità per l’ultima volta con un muro di Lagumdzija e un attacco di Bottolo. A suonare la carica e dare il via all’allungo finale dei gialloblù è un muro di Podrascanin su Anzani, la mossa giusta al momento giusto (18-16), poi ricomincia lo show di Lavia e Michieletto e sul 23-20 il Potke piazza un altro block in faccia a Yant, che segna la resa finale dei cucinieri. L’ultimo punto è un servizio in rete di Yant: 25-21.
La Lube raccoglie appena 8 punti in attacco nella frazione contro 15 di Trento e viene travolta da 5 muri (contro 1). L’Itas Trentino sbaglia ben 9 servizi (contro 3), ma non paga minimamente dazio.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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