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Con il cuore e con gli ace la Trentino Itas supera 3-1 la Lube

La Trentino Itas va a prendersi la prima vittoria nella serie di semifinale della Cev Champions League e lo fa con un’immensa forza di volontà. Si trattava di un match che sfuggiva a qualsiasi tipo di pronostico, non solo perché a questo punto della competizione ci arrivano solo squadre molto forti, ma anche perché la Lube è team capace di sfruttare molto meglio di Modena gli spazi di manovra che deve giocoforza concedere una Trento priva di Sbertoli, ancora più se può mettere in campo cinque stranieri tutti insieme, una batteria di fuoco che nel campionato italiano non può permettersi e che cambia non poco le carte in tavola.

La squadra di Soli ha però saputo stare sempre dentro il match, farsi scivolare sopra i momentacci, come il secondo set dominato dai cucinieri, e cavalcare i momenti d’oro, quelli dei lampi che le hanno regalato la vittoria. Tutti i giocatori hanno dovuto gettare in campo tutto quello che avevano in corpo, in primis il solito immenso Alessandro Michieletto, e tutti sono stati a loro modo determinanti. Monumentale anche la prova di Kamil Rychlicki, che ha messo a terra il 75% dei palloni ricevuti e ha realizzato un ace che può valere una stagione nell’ultimo scambio della quarta frazione.

In generale la Trentino Itas ha attaccato meglio (54% contro 48%), ha murato di più (8-5) e ha realizzato più ace (9-5), quindi il 3-1 finale non fa una piega, ma gli equilibri sono apparsi (e rimangono) sottilissimi e giovedì sera a Civitanova potranno cambiare con un soffio di vento. Intanto la squadra di Soli si è garantita almeno il golden set e l'ennesima carica di autostima.

La cronaca

Le due squadre partono con le migliori formazioni possibili. La Lube può dare spazio, come accennato, a cinque stranieri, ovvero De Cecco al palleggio, Lagumdzija opposto, Yant e Nikolov in banda e Chinenyeze al centro, gli italiani solo Anzani e Balaso.

Il primo break della serata è firmato dal Potke con un muro sulla pipe di Yant, poi è un servizio pesante di Acquarone a permettere ai compagni di toccare e rigiocare, andando a segno con Rychlicki per il 7-5. Le due formazioni sono vicine, ma la Trentino Itas sembra avere qualcosa in più. Lo conferma uno splendido ace corto di Lavia su Nikolov, confermato dal videocheck (9-7), che neutralizza la precedente invasione di Kozamernik, poi l’accelerazione che indirizza il set verso i padroni di casa è frutto di uno splendido ace di Michieletto su Balaso (13-10). La Lube non molla e si riavvicina grazie ad una pipe lunga di Michieletto, confezionata non al meglio da Acquarone, ma poi Kozamernik diventa protagonista assoluto della scena e per i marchigiani non c’è più molto da fare: prima realizza il break del 17-14, ben imbeccato dal regista, poi va in battuta e mette alle corde la ricezione marchigiana: Lagumdzija spara out, Michieletto è un cecchino e poi arriva l’ace su Balaso e Yant, che si incastrano fra loro. Il 21-15 non lascia spazio ad alcuna rimonta, anche perché la Lube non reagisce più e alla fine anche Michieletto si porta a casa un ace fra Balaso e Yant, quello del 25-17.
Non è tanto il 57% contro 44% a fare la differenza, visto che i punti sono comunque 12 per parte, quanto il muro in più (2-1) e soprattutto i 4 ace contro 0. Rychlicki comanda con un brillante 60%.

Il bel finale di primo set rimane confinato lì. Il cambio campo inverte infatti le parti, dato che la Lube scatta avanti 0-3, appoggiandosi ai buoni servizi di Lagumdzija e alla bordate di Nikolov e Yant. Rychlicki ci aggiunge l’errore del 3-7 e contro una formazione solida come quella marchigiana è un gap già proibitivo da annullare. Un errore di Anzani prova ad aiutare la causa gialloblù, ma in questa frazione Yant e Nikolov sono praticamente perfetti e se girano a mille tutti e due diventa durissima. Una bordata del cubano vale il break del 10-14 e poco può l’isolata risposta di Lavia (ace su Nikolov), perché un attimo dopo il bulgaro ricostruisce il +4 per la Lube (14-18). L’ace di Lagumdzija su Laurenzano e l’ennesimo diagonale vincente di Nikolov sottraggono qualsiasi pathos al finale di frazione, in cui Civitanova dilaga. Sul 16-23 Soli inserisce Cavuto e Magalini per Lavia e Michieletto, giusto per fare in modo che incassino un ace a testa: 16-25 e palla al centro.
I numeri esaltano la prova dei due laterali marchigiani, entrambi forti di un 71% in attacco, il 64% di squadra è in gran parte merito loro. L’Itas si accontenta di un dignitoso 45%, ma battuta e muro non incidono come nella prima frazione e soprattutto stavolta è la Lube a marcare 4 ace contro 1.

Come si era azzerato tutto dopo il primo parziale, lo stesso avviene, per fortuna della Trentino Itas, in avvio del terzo. La Lube rimane reattiva e pericolosissima, ma stavolta i gialloblù rispondono colpo su colpo. Un muro di Podrascanin su Lagumdzija viene annullato da un errore di Acquarone (4-5) e poi ci si mette anche un errore di Lavia (5-7) e complicare le cose. Senza qualche scarica a 1.000 volt dalla linea dei nove metri questa partita l’Itas non la può vincere, lo sanno anche i giocatori ed infatti è un ace di Rychlicki su Nikolov a suonare finalmente la carica. È una specie di richiamo a dare tutto, ricevuto da Michieletto (ace su Nikolov) e da Lavia, che valorizza una grande difesa di Laurenzano, firmando il 13-11 e poi anche il 15-12. Si carica anche la ilT Arena e la Lube accusa il colpo: sbaglia un servizio e un attacco con Lagumdzija (17-13), poi ancora Lagumdzija e Nikolov regalano una battuta a testa, così ai gialloblù basta svolgere il proprio compitino e metterci sopra i due muri di Kozamernik come ciliegina, per portare a casa un 25-18 che scalda i cuori del palazzo.
Si torna ai numeri della prima frazione, quelli del 2-0 trentino in battuta e 4-0 a muro, mentre in attacco Trento vanta percentuali migliori (57%-43%), ma la Lube ne mette a terra uno in più (12-13). Michieletto (80%) e Lavia (56%) rispondono così a Nikolov e Yant.

Tutto può ancora succedere. Michieletto dà fiato agli ospiti con una rara invasione (0-2), ma poi firma 3 punti di fila per evitare di ritrovarsi nella situazione del secondo set. Fa tutto lui, anche l’ace del 6-4 su Balaso, ma gli equilibri sono precari, infatti due muri consecutivi di Anzani su Lavia costano cari alla Trentino Itas (6-6). Civitanova vorrebbe approfittare del varco che si è improvvisamente aperto e lo fa con un ace di Yant su Michieletto e un contrattacco di Nikolov (7-9). È un momentaccio per i campioni d’Italia, che devono reagire subito e lo fanno con un contrattacco di Lavia, importante perché segna il ritorno nel match dello schiacciatore calabrese. Nikolov e Michieletto, i due fuoriclasse che spostano gli equilibri, portano a casa un break point a testa e questo allunga l’impasse fino al 15-15, quando va in battuta Podrascanin e tira fuori dal cilindro una serie di stoccate, che mettono in difficoltà la Lube, bloccata nella famigerata P1: Trento tocca a muro e rigioca con continuità, mettendo sul piatto della bilancia anche alcuni colpi da stropicciarsi gli occhi, come un’alzata di Acquarone dall’ingresso degli spogliatoi, che Rychlicki trasforma in punto, e una difesa mano pavimento di Michieletto, che poi Lavia converte nel 19-15 che fa saltare in aria la ilT Arena. Civitanova però non si è ancora arresa: il solito Nikolov va a segno due volte (19-18), poi Acquarone sbaglia una battuta e un’alzata, due errori che costano il 20-20. Tutto da rifare. Rychlicki conquista il 22-21 e il 23-21 vincendo un contrasto con Chinenyeze al termine di un’azione lunga, ma Nikolov e un errore di Acquarone, che salta a muro da seconda linea, annullano tutto (23-23). Michieletto scarica a terra la pesantissima sfera del 24-23, poi Rychlicki va in battuta e fa secca la solita coppia Balaso – Yant, chiudendo con un colpo di teatro una sfida infuocata.
I numeri premiano i trentini in tutti i fondamentali fuorché a muro, dove Civitanova prevale per 1-4. Pesanti i 6 attacchi in più (19-13) e, a ben vedere, anche l’ace in più (2-1), dato che è quello che ha deciso il set. Sontuosi Michieletto (73%) e Rychlicki (83%), ottimo anche Nikolov (73%), lasciato un po’ troppo solo dai compagni, leggi l’imbarazzante 0 su 6 di Yant.

Il tabellino sintetico

Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-17, 16-25, 25-18, 25-23)
ITAS TRENTINO: Lavia 13, Kozamernik 8, Rychlicki 19, Michieletto 23, Podrascanin 5, Acquarone, Laurenzano (L); Nelli 1, Magalini, Cavuto. N.e. D’Heer, Pace, Berger, Garcia. All. Fabio Soli.
CUCINE LUBE: Anzani 5, Lagumdzija 12, Nikolov 25, Chinenyeze 8, De Cecco, Yant 13, Balaso (L); Motzo, Zaytsev, Bottolo, Diamantini 1. N.e. Thelle, Bisotto, Larizza. All. Gianlorenzo Blengini.
ARBITRI: Ivanov di Sofia (Bulgaria) e Pop di Cluj (Romania).
DURATA SET: 27’, 26’, 25’, 31’; tot 1h e 49’.
NOTE: 3.535 spettatori. Trentino Itas: 8 muri, 9 ace, 12 errori in battuta, 4 errori azione, 54% in attacco, 50% (26%) in ricezione. Cucine Lube: 5 muri, 5 ace, 16 errori in battuta, 6 errori azione, 48% in attacco, 47% (27%) in ricezione. Mvp Michieletto.

Il tabellino completo

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Jastrzebski Wegiel a valanga

La prima sfida dell'altra semifinale si è chiusa con la vittoria per 3-0 dello Jastrzebski Wegiel sullo Ziraat Bank Ankara, con parziali pesantissimi nei primi due set (25-13 e 25-18), molto meno nell'ultimo, terminato ai vantaggi (30-28). Nelle file dei polacchi ottima prova dell'opposto Patry (20 punti con il 60% in attacco) e dello schiacciatore Fornal (18 punti e 59% in attacco), in quelle dei turchi, che non hanno potuto disporre dell'asso americano Matthew Anderson, buone prove dello schiacciatore Camejo e dell'opposto Ter Maat.
Il tabellino completo

Autore
Andrea Cobbe
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