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A1 Femminile

Davyskiba e Lorrayna ne fanno 46 e l'Itas soccombe 3-1

Si aspettavano certamente qualcosa in più dall’ultima esibizione stagionale dell’Itas Trentino femminile nel proprio palazzetto. Parliamo del manipolo di eroici tifosi gialloblù, dispersi in un’arena quasi deserta; dell’allenatore, furioso a fine match per la prestazione assolutamente scialba delle proprie giocatrici; delle atlete stesse, che dopo aver conquistato quattro punti nelle due partite precedenti immaginavano un esito ben diverso dal confronto con la penultima della classe. Tuttavia la fame delle lombarde, praticamente spacciate se non avessero vinto da tre ieri sera, nel match di recupero della decima di ritorno, le ha mandate in campo molto più determinate delle colleghe trentine, di fatto già in A2 da mesi, e dopo un primo set in cui Bergamo ha regalato fin troppo, hanno cambiato marcia e hanno portato a termine la missione, peraltro inutile se domenica non faranno miracoli contro Scandicci.

La differenza l’hanno fatta le giocatrici di palla alta: l’opposta Lorrayna e soprattutto la schiacciatrice Davyskiba hanno stravinto la sfida con le varie DeHoog, Scholten, Michieletto e Shcherban, il resto lo hanno fatto i muri (8-3 per Bergamo) e i servizi (6 ace a 4). Certo, se l’Itas avesse gestito meglio il finale di terzo set, nel quale ha potuto disporre di tre set ball, avrebbe forse instillato pericolose insicurezze nella testa delle avversarie e magari qualche punto dal valore assolutamente platonico avrebbe punto portarlo a casa, ma questo è l’organico mandato in pasto alle leonesse della massima serie e c’era ben poco che potesse fare Davide Mazzanti per rigenerarlo.

La cronaca

Davide Mazzanti inizia la sfida con Stocco in regia, DeHoog opposta, Shcherban e Michieletto in banda, Olivotto e Marconato al centro, Parlangeli libero. Alberto Bigarelli se la gioca con Giulia Gennari al palleggio, Lorrayna Marys Da Silva opposta, Stella Nervini e Anna Davyskiba in posto-4, Bozana Butigan e Laura Melandri centrali, Giada Cecchetto libero.

I primi scambi mostrano una Bergamo più pimpante e sul pezzo, d’altronde si sta giocando la stagione. Lorrayna tira forte dai nove metri e realizza un ace su Michieletto, poi mette a terra la palla break del 2-4. Vanno in tilt Shcherban (murata da Gennari e attacco out) e DeHoog (attacco in rete). Il time out di Mazzanti, sul 4-8, è d’obbligo. Poi però l’Itas rialza la testa, prima aiutata da un errore Lorrayna, poi da quello di Nervini e da due servizi sbagliati dalle ospiti, che ne combinano di cotte e di crude. E non è finita, perché con un’invasione di Gennari le gialloblù si portano sul 12-13. A cambiare le sorti del set è però il turno al servizio di Francesca Michieletto, che fa vedere i sorci verdi alla ricezione lombarda: muro di Shcherban su Butigan, ace su Cecchetto, con le compagne immobili dopo il suo primo tocco giocabile, errore di Lorrayna e il tabelline indica 16-14. Un attacco e un muro di Gennari riportano la parità e fino al 21-21 le due squadre arrancano senza brillare. Un ace di Lorrayna su Shcherban sembra dare la svolta (21-22), ma poi Bergamo sparisce. Dopo il cambio palla di DeHoog un errore della stessa opposta brasiliana, un raro primo tempo di Marconato e un attacco di Michieletto consegnano abbastanza a sorpresa la frazione all’Itas: 25-22.

Bergamo vede il baratro della A2, che ha già inghiottito Trento da tempo, più vicino e nella seconda frazione reagisce. Ad alzare notevolmente i giri del proprio motore e a cambiare la partita è soprattutto Anna Davyskiba, che diventa la protagonista del match. Fino al 7-7 non si notano grandi differenze, anche perché DeHoog vive un buon momento, così come Lorrayna (3 punti a testa), poi però la fase break bergamasca inizia a fare male alle gialloblù, che in attacco non trovano sbocchi. A portare il punteggio sull’11-16 in tempi abbastanza rapidi sono un muro di Nervini sulla pipe di Michieletto, un ace di Davyskiba sulla stessa laterale trentina, poi un attacco di Butigan e altri due azioni decisive di Davyskiba (attacco e muro su Scholten). In seguito non succede più nulla, nel senso che si annotano solo cambi palla fino al 20-25 finale, il che depone a favore del cambio palla di Trento, ma è anche dell’agevole successo delle ospiti. Mazzanti si gioca anche il doppio cambio (dentro Guiducci e Scholten), ma serve a poco.

Stavolta tocca all’Itas Trentino reagire e lo fa con un eloquente 4-1 in avvio di terzo set. Le battute sono quelle di Olivotto, i tocchi pesanti sono il muro di Marconato su Lorrayna e l’attacco vincente di Michieletto. Fino a quando Bergamo si ostina a sbagliare il servizio (3 consecutivi) tutto rimane sotto controllo, anzi, Olivotto ci mette pure il tocco dell’8-4 su un pallone respinto dal muro, ma poi Bergamo ricomincia a giocare la propria pallavolo, che consiste nel difendere e poi servire una delle due schiacciatrici, preferibilmente Davyskiba, e per l’Itas sono dolori, anche perché non riesce assolutamente a prendere le misure alla giocatrice bielorussa. Entra Moretto per Olivotto, ma cambia poco, anche perché finisce nel tunnel pure Parlangeli, che sbaglia un secondo tocco e regala il 12-15 alle lombarde, che diventa un 12-16 grazie alla solita Davyskiba. A questo punto, però, alcuni elementi cambiano le carte in tavola: ci riferiamo al servizio trentino, che produce due ace grazie a Marconato e Stocco, e a Lorrayna, che spara due palloni consecutivi fuori dal campo nel tentativo di trovare le mani del muro, due omaggi che lanciano le gialloblù sul 23-21. Un regalo, ma qui riemergono tutte le debolezze che hanno accompagnato la squadra nel corso della stagione, dato che sul 24-22 se ne vanno in fumo due set ball (pesante muro di Gennari su Michieletto e bordata della solita Davyskiba) e sul 27-26 evapora anche il terzo ed ultimo. A quel punto Bergamo si ritrova con Gennari al servizio, ovvero nella migliore delle sue rotazioni, e non si lascia sfuggire l’occasione: prima una pipe di Davyskiba, poi un attacco di Lorrayna fanno secca l’Itas Trentino: 27-29.

Nell’ultima frazione in campo c’è Gaia Guiducci in cabina di regia. L’avvio dell’Itas è terribile, perché oltre alle staffilate di Davyskiba subisce anche i muri di Butigan (su Michieletto) e Melandri (su DeHoog). Sul 3-7 dà qualche segno di reazione Shcherban, che si costruisce da sola il 5-7, ma poi un ace di Pasquino su una Parlangeli in serata no riporta a +3 Bergamo. Prima della capitolazione finale la squadra di Mazzanti riesce a reagire un’ultima volta e lo fa con Shcherban in battuta, coadiuvata da una efficacissima Scholten (entrata sul 4-7), che illumina la ilT Arena con due attacchi e un muro su Nervini, i quali valgono l’inaspettata parità (10-10). L’illusione di poter trascinare il match al tie break dura poco, il tempo di portare al servizio Nervini, e soprattutto Davyskiba in prima linea, e l’Itas viene travolta: due ace su Parlangeli (inevitabilmente e tardivamente sostituita da Mistretta), un muro su Butigan su Michieletto, ormai fuori dal match e due attacchi di Lorrayna e Davyskiba, portano il punteggio sul 13-18 e di fatto chiudono la gara. Trento non reagisce più e attende solo che la serataccia vada agli archivi prima possibile. Bergamo non cede più un break point e chiude con Lorrayna. Il 19-25 gli regala i tre punti che lo tengono in corsa per la salvezza. Sarà l’ultima giornata a stabilire quale team, fra questo e Cuneo, accompagnerà l’Itas in serie A2. Bergamo se la vedrà con la vicecapolista Scandicci, che ha bisogno dei tre punti per conservare la posizione di prestigio, mentre Cuneo affronterà Firenze, già fuori dai playoff e priva di obiettivi. A voi le conclusioni.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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