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Itas molle e pasticciona, Padova trova due punti insperati

Il primo stop stagionale arriva nella maniera meno prevedibile. L’Itas Trentino, a soli tre giorni dal successo contro la Lube, stecca contro Padova, al termine di un incontro lunghissimo, che lascia in eredità ben poco di positivo dietro di sé. In primo luogo una qualità di gioco espressa, mai così bassa in questa stagione, in secondo luogo l’infortunio di Alessandro Michieletto, che sul punteggio di 19-19 della seconda frazione si è infortunato alla caviglia destra e ha dovuto abbandonare il campo. In attesa di capire la gravità della distorsione, va rilevato che la squadra ha accusato il colpo in misura fin troppo marcata, pagando un prezzo salatissimo alla difficoltà nel dare fluidità al proprio gioco, agli affanni nel contenere a muro gli attaccanti di palla alta veneti e ad alcune ingenuità clamorose, come le due invasioni commesse da Lisinac nel tie break e la comoda palla break sprecata con un pallonetto out da Pinali all’inizio della frazione. Il tutto al netto della prova di carattere offerta dalla Kioene, che ci ha sempre creduto, e alla fine ha fatto la cosa giusta: marcare a sangue Matey Kaziyski, al quale Sbertoli si è aggrappato come ad un salvagente per mettere a terra un pallone, che sul parquet non ci finiva mai, leggi il 30% in attacco dei trentini nell’ultima frazione.

Primo set (25-17) – Sono gli errori di Padova a stendere un tappeto rosso all’Itas

Lorenzetti sceglie di dare una serata di riposo a Lavia e soprattutto di dare spazio a Giulio Pinali, schierato in diagonale a Sbertoli. I bianconeri rispondono con Zimmermann in regia, Weber opposto, Bottolo e Loeppky in banda, Vitelli e Volpato al centro.
L’inizio dei padroni di casa è a dir poco autoritario: 6-2 con Michieletto al servizio (un ace, due muri, un errore di Volpato e un attacco di Kaziyski), poi 9-3 grazie ad un muro di Podrascanin e a un ace di Lisinac. La Kioene non trova spazi per mettere a terra il pallone e quando torna in battuta Lisinac incassa altri tre break che chiudono il set (due errori di Weber e uno di Loeppky). Sul 18-10 si può già pensare al set successivo. Gli errori degli ospiti (10 contro 1) alla fine del set, accompagnano Trento al 25-17.
I NUMERI – I due attacchi vanno a segno con la stessa frequenza (45% pari), ma l’Itas mura di più (4-2), realizza un ace in più. Soprattutto Padova sbaglia troppo (5 errori su azione e 5 al servizio) contro un team che regala sono un servizio out. Non basta il 65% di Loeppky.

Secondo set (28-30) – L’infortunio di Michieletto zavorra un’Itas già in evidente difficoltà

Pochi immaginano che la squadra brillante vista nella prima frazione (e in tutte le partite precedenti) stia per abbassare notevolmente il proprio rendimento. Fino al 9-6 nessuno può sospettare nulla, perché i gialloblù, pur commettendo alcuni errori gratuiti di troppo (Pinali e Podrascanin in attacco) comandano comunque le operazioni. Poi la situazione si complica, perché il muro di casa non capisce più nulla e Padova inizia a tenere in campo una serie di servizi tirati a tutto braccio che fanno male. Bottolo infila tre ace consecutivi (uno su Michieletto e due su Zenger) e porta improvvisamente avanti i suoi (13-15). Sulle prime l’Itas Trentino reagisce bene, riprendendosi tutti e tre i break point lasciati per strada grazie alle battute di Pinali, agli attacchi di uno scatenato Kaziyski e a un muro di Podrascanin su Volpato (17-15). La Kioene però adesso è carica e con un muro su Kaziyski si riporta in parità. La tegola arriva sul 19-19, quando Michieletto, ricadendo da muro, si sbilancia urtato da Lisinac e si procura una forte distorsione alla caviglia destra. Match finito e stop da definire. Speriamo non troppo lungo, perché quello che accade dopo dimostra che la squadra non può fare a meno di lui.
Vitelli trova un ace su Kaziyski, poi Lavia, entrato da poco, sbaglia in attacco (20-22). Kaziyski mette a terra il pallone del 23-23, ultimo break trentino del set, poi inizia una teoria di cambi palla che ci porta fino al 28-29. Trento sbaglia quattro battute consecutive, complicandosi la vita da sé, Lavia si fa murare l’attacco del possibile 28-27, sul 28-29 Weber trova l’ace su Zenger e si va sull’1-1.
I NUMERI – La squadra trentina domina in attacco (53% - 34%), ma subisce ben 6 ace (contro 1) e ricambia il favore del primo set sul piano degli errori: 11 complessivi contro i soli 6 della Kioene. Il tutto vanifica il 64% di Kaziyski e l’80% di Michieletto.

Terzo set (24-26) – Il muro trentino sparisce si trascina la fase break

Non sono difficoltà occasionali quelle a cui deve fare fronte l’Itas in questa serata grigia. La terza frazione comincia bene come tutte le altre, ma finisce male come la seconda. Anche in questo caso la squadra cala da metà set in poi e perde il braccio di ferro finale ai vantaggi. Subito 3-1 con le buone battute di Lisinac (un ace su Petrov, che Cuttini aveva mandato in campo per migliorare la ricezione scadente di Loeppky, massacrato nei primi due set), un ace di Lavia fa 10-6. Un bel vantaggio, ma che da qui in poi si assottiglia lentamente quanto inesorabilmente, fino al sorpasso sul 15-16, frutto di un ace di Petrov su Kaziyski. Un errore di Weber regala il 18 pari ai trentini, ma poi la fase break diventa impalpabile. Un palleggio falloso di Sbertoli vale il 20-21, il muro di Vitelli su Lavia il 21-23. L’Itas riesce a ristabilire l’equilibrio con lo stesso Lavia (due attacchi vincenti), ma sul 24-25 Padova sa che deve murare Kaziyski e lo fa con Canella, portandosi a casa il set.
I NUMERI – Percentuali alte per entrambi gli attacchi (57% - 58%), a fare la differenza sono i 3 muri a 0 a favore di Padova, che indovina anche la scelta di far giocare Canella al posto di Volpato. Completamente diverso l’apporto dei due opposti: Weber fa 7 su 11, Pinali 2 su 2.

Quarto set (25-16) – I gialloblù reagiscono con forza e Padova si arrende subito

Le due frazioni ai vantaggi bruciano, l’Itas inizia in maniera rabbiosa e scappa subito sul 3-0 con le battute di Liske (12 break point a fine match). Trova un ace anche Podrascanin (8-3), poi Pinali mura Loeppky (entrato per fa riposare Bottolo) per il 12-6. Un ace di Pinali vale il 14-7, è una frazione senza storia come la prima, che Trento porta a casa, chiudendola con quattro break point consecutivi edificati sui servizi del solito Lisinac: attacco di Pinali, errore di Bottolo (grazie al videocheck), muro di Pinali su Bottolo e muro finale di D’Heer, primo punto nel campionato italiano, su Weber.
I NUMERI – La ricezione ospite va completamente i barca (29%) e si trascina l’attacco (37%), l’Itas schiaccia molto meglio (50%) e piazza un pesante 5-1 a muro.

Quinto set (17-19) – Il finale è da cuore in gola, decidono gli episodi

Si va al tie break e Padova non è sazia del punto già conquistato. Primo break trentino (4-3) con un muro di Pinali, che però l’azione successiva spreca una pulitissima seconda palla break, appoggiando il pallonetto fuori dal campo, un errore che costerà carissimo alla fine, insieme ad altri. Un muro di Podrascanin fa tirare un sospiro di sollievo alla rumorosa curva trentina (8-6), ma un altro errore di Pinali regala poco dopo la parità a Padova sull’8-8. Kaziyski fa 10-8 e sul 12-11 Lisinac commette un’invasione, mentre Bottolo spara out la pipe del 13-11 trentino, che diventa sciaguratamente un 12-12. Poi l’Itas si guadagna ben quattro match ball, tutti annullati dall’attacco veneto e sul 17-16 Lisinac commette una nuova invasione che vale la parità, ma subito prima il libero Gottardo aveva strozzato l’urlo in gola allo stesso centrale serbo, difendendo alla disperata il primo tempo che aveva di fatto stava chiudendo il match. Sul 17-17, con i servizi di Bottolo, prima Petrov mura Kaziyski, poi sul primo match ball patavino Lisinac commette la terza invasione del set e può partire la festa dei giovani di Jacopo Cuttini.
I NUMERI – È il peggiore set trentino in attacco (30% contro 43%), la battuta di casa fa solo il solletico alla ricezione avversaria (61%), il 22% di Kaziyski, che subisce anche due muri, zavorra la squadra gialloblù, che commette anche tre invasioni fatali.

Il tabellino

Itas Trentino - Kioene Padova 2-3 (25-17, 28-30, 24-26, 25-16, 17-19)
ITAS TRENTINO: Podrascanin 9, Sbertoli 1, Michieletto 8, Lisinac 13, Pinali 18, Kaziyski 17, Zenger (L); Cavuto 2, Lavia 10, Sperotto, D’Heer 1. N.e. Albergati e De Angelis. All. Angelo Lorenzetti.
KIOENE PADOVA: Loeppky 11, Vitelli 12, Weber 22, Bottolo 24, Volpato 2, Zimmermann, Gottardo (L); Schiro, Zoppellari, Petrov 7, Bassanello (L), Guzzo, Canella 6. N.e. Crosato. All. Jacopo Cuttini.
ARBITRI: Giardini di Verona e Piperata di Bologna.
DURATA SET: 24’, 33’, 26’, 26’, 20’; tot 2h e 9’.
NOTE: 1.183 spettatori, per un incasso di 14.310 euro. Itas Trentino: 15 muri, 7 ace, 15 errori in battuta, 5 errore azione, 48% in attacco, 43% (16%) in ricezione. Kioene: 11 muri, 10 ace, 28 errori in battuta, 11 errori azione, 42% in attacco, 41% (12%) in ricezione. Mvp Bottolo.

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Autore
Andrea Cobbe
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