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SuperLega

L'Itas Trentino liquida Catania in un'ora e 12 minuti

Il testacoda dalla settima giornata di SuperLega non riserva alcuna sorpresa. Non che ci si potesse aspettare battaglia dall’incontro fra Itas Trentino e Farmitalia Catania, ma nella SuperLega italiana non è frequente assistere ad un dominio così smaccato da parte di una delle due formazioni. Invece i campioni d’Italia hanno disposto senza alcuna difficoltà degli ospiti, sei break point nell’intera partita, un numero assurdamente piccolo in un match finito 75-50.

Per essere ancora più precisi, il tabellino dice che Catania ha ottenuto un break point ogni 10,4 battute. Insomma ad una squadra è riuscito tutto, all’altra ben poco, anche perché l’assenza dello schiacciatore iraniano Manavinezhad, probabilmente il miglior giocatore di cui disponeva l’organico allenato dal brasiliano Cezar Douglas Silva, ha reso ancora più difficoltosa l’opera degli attaccanti di palla alta, nessuno dei quali questa sera è andato oltre il 38% di efficacia.

L’Itas Trentino ha trovato ancora una volta nella coppia Michieletto - Rychlicki un motore poderoso, 25 attacchi e 5 muri in due, e stavolta ha badato a chiudere prima possibile la contesa per spendere meno energie possibili, in vista del lungo pellegrinaggio che la attende, con tappe a Tours (mercoledì), Civitanova (domenica), Modena (domenica 10) e Resovia (mercoledì 13). Missione compiuta con grande rapidità.

La cronaca

Fabio Soli non lascia nulla al caso e schiera il settetto base, che non toccherà mai nel corso dell’intero match se non per dare qualche minuto di gioco a Wout D’Heer nel finale del match. La Dhl Catania, che da qualche settimana deve fare a meno dello schiacciatore iraniano Mohammadjavad Manavinezhad, fermato per l’intera stagione dalla la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, un brutto colpo per il team siciliano, affronta la sfida con il quarantenne Santiago Orduna al palleggio, Paul Buchegger opposto, Luka Basic e Luigi Randazzo laterali, Nemanja Masulovic ed Elia Bossi centrali, Domenico Cavaccini libero.

I primi scambi sono quelli in cui si nota il maggiore equilibrio in campo. I due cambi palla fluiscono con regolarità e Catania forse si illude di poter tenere il ritmo dell’avversario nonostante i 4 servizi sbagliati. Rychlicki dimostra di essere ancora una volta sul pezzo, ma anche Buchegger e Randazzo, che non mettevano piede da un bel po’ alla ilT Quotidiano Arena. Sul 12-11 l’Itas Trentino decide di darci un taglio e lo fa con due servizi efficaci del proprio opposto lussemburghese, forieri di due errori avversari (Basic non colpisce il muro a tre e Buchegger commette fallo di linea). Il 14-11 è già letale per la Farmitalia, che poi si schianta sul muro di Kozamernik (17-13) e nel finale dilaga sospinta dalle bordate di Sbertoli e Lavia dai nove metri. Buchegger e Randazzo sbagliano, il regista milanese silura Cavaccini con un ace, poi Kozamernik e due volte Rychlicki mettono la parola fine sulla frazione.
Nel tabellino spicca il 91% in ricezione dell’Itas contro il misero 23% di Catania, ma anche il 50% in attacco contro il 25%. Gli ospiti realizzano appena 9 punti, di fatto. Rychlicki viaggia già con il 56% di positività in attacco e siamo solo all’inizio.

Nella seconda frazione l’equilibrio si spezza subito. Le battute di Lavia, particolarmente ispirato in questo fondamentale oggi, mettono subito in croce la ricezione siciliana e oltre ad un ace si annotano un contrattacco vincente di Rychlicki e un errore di Buchegger. Un ace di Kozamernik, che non vuole essere da meno, lancia i gialloblù sul 6-2 e tutto diventa molto semplice da gestire. L’Itas si tiene stretto il cambio palla con facilità e di tanto in tanto affonda ancora i colpi, come quando Masulovic sbaglia in primo tempo (12-7) o quando Rychlicvki mura prima Masulovic e poi Randazzo (15-9). Si viaggia a gran velocità verso la fine della frazione. La serie di servizi di Sbertoli fa scintille (errore di Buchegger, ace su Basic e nuovo errore di Randazzo), poi tocca a Lavia creare le premesse per i contrattacchi vincenti di Kozamernik e di Rychlicki, un cecchino. L’opposto firma tre muri in un solo set e nel finale lascia la scena a Michieletto, che mura Basic e chiude il set 25-17.
C’è ancora una ricezione super dalla parte di campo gialloblù (86% contro 41%), ma a fare la differenza stavolta non è l’attacco (12-12) bensì ace (2-0), muri (4-2) ed errori (0-3). Rychlicki vanta un sontuoso 75% in attacco.

Non ci sono i presupposti perché le cose possano cambiare nel terzo set. Ed infatti la progressione dell’Itas è meno esplosiva di quella del secondo parziale, ma egualmente perentoria. Un muro di Lavia mette subito nell’angolo Randazzo (2-0), poi ci pensa Michieletto a portare tre break point in tre rotazioni diverse, con due attacchi e un ace su Basic (9-4). Lui e Rychlicki si dividono il compito di martellare muro e difesa siciliani, che non riescono a prender loro le misure. Nello show della coppia si inserisce anche qualche punto di Lavia, ma quello che rimane costante è l’incapacità della Farmitalia di conquistare anche un solo misero break point. L’unico della frazione lo annotiamo sul 24-17 ed è l’attacco di Buchegger che annulla il secondo match point. Il terzo è quello decisivo e lo trasforma Lavia: 25-18.
Cala la precisione dei ricevitori trentini (43% contro 47%), ma l’attacco non paga alcun dazio, visto che l’Itas mette a terra 16 palloni con il 67% di efficacia senza alcun errore e senza subire alcun muro. Misero il computo degli ace (1-0 per i campioni d’Italia), influisce un po’ di più il gap a muro (2-0). Rychlicki valorizza il 78% degli assist ricevuti, Michieletto il 100%.

Il tabellino completo

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