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Serie C e D

Verso la final four maschile di Coppa Trentino Alto Adige

di Alessandro Blasio

A pochi giorni dalla final four della Coppa Trentino Alto Adige, abbiamo sentito gli allenatori delle quattro squadre maschili, che si contenderanno il trofeo.

Qui C9 Arco Riva - Mister Francesco Crò: «Siamo tutti allo stesso livello, sarà una vera e propria battaglia»
Giocare contro il Levico in casa loro, può essere un punto a loro favore?
«Sicuramente da questo punto di vista sono avvantaggiati, perché si giocherà nella palestra dove loro vanno in campo abitualmente. C’è da dire però che dal momento in cui ci siamo iscritti alla Coppa sapevamo bene che sarebbe potuta capitare una situazione del genere, è un rischio calcolato».
Considerando che siete arrivati al primo posto nella classifica di Coppa e siete attualmente la capolista in campionato, secondo Lei partite con i favori del pronostico?
«La Coppa TAA è un surrogato delle amichevoli pre-campionato. Siamo arrivati primi perché probabilmente eravamo il gruppo più rodato ed assieme da più tempo, però in seguito il livello si è equiparato e credo che, arrivate a questo punto, le squadre siano sullo stesso livello e con le stesse chance. Nella partita secca, da dentro o fuori può succedere di tutto, quindi dipenderà da molti fattori come l’atteggiamento mentale e l’approccio alla partita».
Come crede di scardinare un Levico che nell’ultima di campionato è riuscita ad imporsi 3-0 nei vostri confronti?
«Vorrei sostituire la parola “scardinare” con l’espressione “opporre resistenza”, perché più che altro siamo arrivati nell’ultimo periodo con un po’ di acciaccati che adesso stiamo cercando di recuperare. Nell’ultimo match il Levico ha difeso l’impossibile ed ha attaccato alla grande tutto ciò che passava nel loro campo, noi non siamo riusciti ad opporre la giusta resistenza e a difenderci meglio».
Al C9 la Coppa TAA manca dalla stagione 2011/12: la Società ha qualche ambizione particolare?
«L’auspicio della Società sarebbe portare a casa la Coppa sia in campo maschile sia in quello femminile, per centrare una doppietta che sarebbe storica. L’obiettivo in queste finali è comunque cercare di arrivare più in alto possibile».
Se potesse scegliere, chi vorrebbe incontrare in un’eventuale finale? Chi secondo Lei effettivamente si presenterà a Pergine nel pomeriggio?
«Tra Bolghera e Villazzano il Bolghera mi sembra un pizzico più avanti, ma l’altra squadra è da prendere con le molle, perché può giocare brutti scherzi. Tra le due sceglierei il Bolghera, anche perché sulla carta è più avanti del Villazzano e quindi mi piacerebbe una finale degna di questo nome, senza nulla togliere ai ragazzi di Lazzeri».

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Mister, partiamo subito con una domanda secca: qual è la favorita?
«Il C9 parte con i favori del pronostico perché è la squadra sicuramente con più esperienza e più completa, inoltre ha una predisposizione particolare per la partita secca, e il 6 gennaio avrà l’occasione per tirare fuori il meglio in tutti i fondamentali».
Quali sono i punti di forza del suo Bolghera e come crede possano fare la differenza?
«Non vorrei nominare un giocatore in particolare, piuttosto penso che i nostri attaccanti di palla alta possano essere determinanti in certi momenti magari più delicati. Ovviamente i punti di forza si possono trovare nel gioco corale e nei dettagli a cui bisogna prestare maggiore attenzione in alcuni frangenti di gara».
Come pensa di fermare il gioco del Villazzano?
«Contro i ragazzi di Lazzeri siamo riusciti sempre a trovare le giuste misure e i giusti ritmi di gioco, ma quella che giocheremo sarà una partita diversa, un match da dentro o fuori. Bisognerà fare molto bene le cose a cui sappiamo che dobbiamo badare maggiormente e disputare una gara di qualità e sostanza. Ogni ragazzo che verrà chiamato in causa dovrà dare il suo positivo contributo, che sia per una battuta, un giro dietro o un muro».
Ci sono particolari aspettative o obiettivi in casa arancioblù?
«Noi scendiamo in campo sempre per mettere in difficoltà l’avversario che ci sta di fronte, per fare sudare tutti. Non vogliamo recitare il ruolo di comparsa».
Un’ultima domanda: guardando all’altra semifinale, secondo Lei chi avrà la meglio?
«Sicuramente sarà un match tirato, ma credo che il C9 Arco la spunterà nonostante il Levico goda della fortuna di giocare nella propria palestra. Disputare le finali in casa è sicuramente un vantaggio e sarà curioso vedere effettivamente chi ne uscirà vincitore».

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Come pensa di affrontare il Bolghera in semifinale? C’è un giocatore che intende fermare?
«È inutile nascondersi che il nostro avversario trova spesso negli attaccanti di palla alta il principale sbocco offensivo, perciò cercheremo di limitare principalmente Baratto e Pinamonti. Intendiamo mettere in difficoltà il Bolghera con i nostri attaccanti e cercheremo di non concedergli mai una rigiocata facile perché sarebbe letale».
Chi crede possa fare la differenza dei giocatori della sua rosa?
«Mi aspetto da tutti un’ottima prestazione, dopodiché indubbiamente spero nel ritorno di Gabriele Dalla Torre al centro della rete e direi Simone Bridi, perché ha già dimostrato in altre occasioni di riuscire a trascinare la squadra».
Domanda generale: secondo Lei, chi uscirà vincitore da queste finali?
«Guardando anche la classifica del campionato, si può dire che le squadre partono tutte alla pari. Nello scontro diretto sappiamo bene che ci giochiamo tutto e subito, non sarà come in campionato perché lì vengono premiate soprattutto la costanza di rendimento e la tenacia, mentre adesso ci si gioca subito una partita da dentro o fuori. Ecco perché non riesco a trovare favorite».
Se il suo Villazzano avesse la meglio sul Bolghera, chi vorrebbe trovare in finale?
«Dico il Levico solo per un fattore di amicizia. Come ho detto prima risulta difficile scegliere un avversario, perché ormai siamo ad un livello tale da non potersi permettere cali di concentrazione e non poter fare troppi conti. Intanto pensiamo alla semifinale con il Bolghera, il resto lo valuteremo solo in seguito».
Quali sono le sensazioni prima di disputare questa Final Four di Coppa TAA?
«Voglio giocarmela fino in fondo, sento l’appoggio della Società. È stato già un ottimo risultato essersi qualificati a questa semifinale, ma sicuramente posso garantire che non ci diamo per rassegnati e che non ci accontentiamo. Non abbiamo un obiettivo preciso, ma seguiamo la logica di giocare punto su punto, partita dopo partita».

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Quali vantaggi può riservare il fatto di giocare in casa le finali?
«Sicuramente conoscere la struttura che ospiterà la semifinale sarà un vantaggio per noi, soprattutto in difesa perché la palestra non è molto alta e noi siamo abituati a disputare partite in quell’impianto. Sono anni che le squadre vengono a giocare da noi e quindi anche i ragazzi di Arco riusciranno comunque a regolarsi di conseguenza. Credo e spero che ci siano un po’ di tifosi che vengano a sostenerci, in modo da sfruttare al meglio il fattore campo».
Nell’ultima di campionato Levico-C9 Arco è finita 3-0…
«Contro il C9 l’ultima volta è andata bene a noi, ma ciò che continuo a ripetere ai miei ragazzi è che non abbiamo fatto niente. Sicuramente abbiamo messo in dubbio qualcuna delle loro certezze, ma sappiamo che arriveranno con il dente avvelenato. Da parte nostra non pensiamo a quella gara, perché dobbiamo rimanere con i piedi per terra, comunque consapevoli dei nostri mezzi e delle nostre qualità».
Come pensa di fermare la corazzata del C9 Arco?
«Con i ragazzi non abbiamo ancora parlato definitivamente di questo, ma prima della tattica mi piacerebbe vedere l’atteggiamento con cui è andata in campo la squadra nella partita vinta contro di loro in campionato. Le scelte tattiche non le abbiamo ancora fatte».
Quale team crede sia favorito?
«Il C9 Arco credo sia la squadra più consolidata, perché gioca insieme da diverso tempo e penso sia quella più competitiva; inoltre ha un buon allenatore, un bell’organico oltre ad un gruppo di amici che si trova anche fuori dalla palestra. Il Bolghera lo metto praticamente sullo stesso piano del C9, ma per ragioni diverse: hanno una semifinale che sulla carta è la più semplice e delle individualità non da poco. Hanno comunque dimostrato che se un titolare non dovesse essere in giornata o per differenti motivi non dovesse prendere parte ad una gara, possono soffrire molto. Queste due sulla carta sono più avanti, noi possiamo essere la mina vagante di queste finali».
Chi crede possa essere determinante dei suoi ragazzi?
«Credo che il nostro palleggiatore Maoro possa fare la differenza sia a livello carismatico che di gioco, perché i palloni passano dalle sue mani e ha l’esperienza giusta per gestire i momenti più delicati».
Domanda secca: Bolghera o Villazzano in una potenziale finale?
«Sceglierei sulla carta il Villazzano, però con il Bolghera sarebbe molto affascinante per diversi motivi: perché ci sono dei nostri atleti in prestito a Trento, perché comunque con l’allenatore siamo sempre stati amici e perché nel Bolghera ho allenato per sette anni della mia carriera».

FINALI COPPA TAA MASCHILE– 6 GENNAIO 2015
Il programma – Semifinali:
Ore 10.00, a Levico: C9 Sembenini Honda Riva – Alta Vals. Domolift;
Ore 10.00, a Caldonazzo: Bolghera – Villazzano;
Finale, ore 15.00, a Pergine

L’ALBO D’ORO DELLA COPPA TAA MASCHILE:
2007/2008 a Trento: Argentario Calisio Volley
2008/2009 a Levico Terme: C9 Arco Riva
2009/2010 a Trento: Mondo Sport's Bolzano
2010/2011 a Merano: Agsat Molveno
2011/2012 a Riva del Garda: C9 Arco Riva
2012/2013 a Volano: Agsat Coredo
2013/2014 a Lavis: Trentino Volley 
2014/2015 a Pergine: ?

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