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La Delta ci prova, ma Scandicci la spazza via in un'ora e 11'

Se sette giorni prima contro Firenze la squadra aveva dato filo da torcere all’avversario, dato che si era portata a casa un set (il terzo) e ne aveva gettato alle ortiche un altro quasi vinto (il secondo), e se mercoledì sera aveva ceduto a Monza lasciando a riposo tre titolari, la caduta di ieri sera di nuovo alla Blm Group Arena contro la Savino del Bene Scandicci per la Trentino Rosa rappresenta senza dubbio un passo indietro non tanto nel risultato, che rimane in ogni caso da zero punti in classifica, quanto sul piano del gioco. Se si fa eccezione per il buon inizio della prima frazione e della seconda, nel resto dell’incontro le toscane hanno schiacciato senza alcuna pietà la squadra trentina, imponendole un parziale di 11-17 nel primo set (da 9-8 a 20-25), di 6-19 nel secondo (da 9-6 a 15-25) e di 18-25 nel terzo.

Che l’impegno fosse fuori portata, invero, lo si poteva capire solo guardando i due organici o addirittura la sola panchina di Scandicci, sulla quale ieri erano sedute giocatrici del calibro di Letizia Camera, Ekaterina Antropova, Veronica Angeloni, Marina Lubian e Indre Sorokaite, tutte atlete che in altri club sarebbero titolari inamovibili, ma attendersi un po’ più di combattività da parte della Delta Despar era del tutto lecito, visto che comunque nella lotta per la salvezza a fare la differenza alla fine potrebbero essere anche i punti raggranellati al di fuori dei semplici scontri diretti.
Fino ad oggi la Delta ne ha strappato uno a Busto Arsizio e due a Cuneo, per un totale di 3, così come Vallefoglia che ne ha rimediati 3 contro Chieri. Di meglio ha fatto Roma, che ne ha guadagnati tre contro Cuneo e tre contro Firenze per un totale di 6. Peggio hanno fatto Perugia (un punto contro Cuneo), Casalmaggiore e Bergamo, per queste formazioni nemmeno un punto è arrivato al di fuori dei confronti diretti di bassa classifica.

Contro Scandicci si è vista una Vittoria Piani sulla via del recupero, ma anche una Nizetich fuori dal match (35% in ricezione con 4 ace subiti) e 12% in attacco, una Rivero in grande affanno (22%), due centrali che in attacco hanno marcato percentuali modestissime (6 su 15 in due) e a muro non si sono viste (1 block in due). La migliore delle gialloblù è stata forse Chiara Mason, subentrata a Nizetich nel primo e nel secondo set, schierata direttamente nel settetto base nel terzo parziale.
Dopo la sfida di domenica prossima a Chieri, i passaggi decisivi della stagione cominceranno a proporsi uno dopo l’altro: la gara interna contro Vallefoglia, quella esterna a Perugia e quella di Casalmaggiore, tutte comprese fra il 13 febbraio e il 6 marzo. In quelle occasioni capiremo se i rovesci di queste ultime gare stono stati prodotti più dal merito degli avversari o dal demerito delle trentine.

Primo set (20-25) - L’inizio di match fa sorridere, poi il duo Lippmann - Antropova soffoca la Delta

La squadra di casa inizia la sfida con il settetto base, Barbolini risponde con Malinov al palleggio, Lippmann opposta, Pietrini e Natalia in banda, Silva Correa e Alberti al centro, Castillo libero.
Assolvendo in pieno alle consegne tecniche, ovvero, battere forte evitando la macchina Castillo, le trentine iniziano la sfida alla grande, scappando prima sul 2-0 con due ottimi servizi di Rivero (pipe ed ace), poi sul 6-2 con due buoni servizi di Piani, valorizzati da due errori di Lippmann. Scandicci reagisce subito con le stessi armi, ovvero affondando i colpi con le battute di Louisa Lippmann, che mettono in croce Moro e poi Nizetich; il punto del pareggio (6-6) è un muro di Silva Correa sulla pipe di Piani. Fino al 13-14 la partita è godibile, poi Barbolini inserisce una prima volta al servizio Antropova per Lippmann e la ricezione trentina collassa: ace su Nizetich, ace su Rivero, ace su Nizetich, attacco di Pietrini e set in cassaforte sul 13-19. Il finale è tutto di Silva Correa e Antropova, inarrestabili.
I numeri - Gli attacchi vanno a due velocità diverse (25% Trento, 40% Scandicci), fruttando 8 punti contro 14, una differenza abissale. A muro (1-2) e in battuta (3 ace a 4) la differenza è minima.

Secondo set (15-25) - La Delta Despar si scava la fossa a forza di errori

Questa volta la Savino del Bene non si fa sorprendere in avvio e si porta sull’1-3, aiutata da un errore di Nizetich. La Delta Despar a questo punto reagisce, allungando sul 7-4, sfruttando un raro momento in cui la battuta mette in difficoltà la ricezione toscana e Malinov e Natalia commettono due errori, ma basta che sul 9-7 vada al servizio Ana Beatriz Silva Correa per vedere Scandicci volare sul 9-12, aiutata da errori in serie di Raskie e compagne. Il colpo di grazia arriva nuovamente quando Barbolini inserisce Antropova per Lippmann in zona di battuta e la russa fa di nuovo nere le ricevitrici della Delta: errore di Nizetich, sostituita da Mason, ace su Rivero, invasione di Berti ed ace su Moro. Sul 13-20 c’è ancora giusto lo spazio per uno show di Silva Correa in attacco e a muro prima della fine.
I numeri - Oltre alla solita differenza fra i due attacchi (32%-40%) ci si mettono anche gli errori (11-4) e i muri (0-3) ad approfondire il solco. Pesa il modesto 16% di Rivero.

Terzo set (18-25) - La battuta ospite non fa danni, ma la Delta non costruisce gioco

Dopo aver subito i servizi di Antropova e compagne la Delta, che si schiera con Mason al posto di Nizetich, nell’ultimo set riesce a ricevere con ottime percentuali (63% di positive), ma la qualità del primo tocco non cambia di una virgola i rapporti di forza, perché già sul 3-3 la Savino del Bene mette la freccia e scappa via: al servizio c’è Lippmann, il resto lo fanno due errori delle gialloblù e due muri di Silva Correa e Pietrini. Sul 6-11 prende il via la serie di break avviati dalle battute di Malinov, concretizzati da due punti di Natalia (in ombra per tutto il resto della gara) e da un errore di Furlan. Bisogna arrivare sul 13-23 per annotare tre break point consecutivi gialloblù, un unicum nell’intera partita, firmati dalle seconde linee Mason (attacco) e Rucli (muro), nonché da Piani, ma servono solo a ritardare il 18-25 finale.
I numeri - La differenza, oltre alla produttività dell’attacco (31%-44%) sta ancora negli errori (7-3) e nei muri (3-1) in totale assenza di ace.

Il tabellino

DELTA DESPAR TRENTINO – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 0-3 (20-25, 15-25, 18-25)
DELTA DESPAR TRENTINO: Piani 13, Raskie 2, Nizetich 2, Rivero 8, Furlan 4, Berti 3, Moro (L); Mason 6, Rucli 1, Botarelli ne, Quiligotti ne, Stocco ne. All. Matteo Bertini
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Alberti 5, Ana Beatriz “Bia” 11, Malinov 4, Pietrini 7, Zilio Pereira Natalia 4, Lippmann 9, Castillo (L); Antropova 11, Angeloni ne, Napodano (L) ne, Lubian ne, Bartolini ne, Camera ne, Sorokaite ne. All. Massimo Barbolini
ARBITRI: Florian e Jacobacci
DURATA SET: 25', 22', 24' (totale: 1h18')
NOTE: Delta Despar Trentino (attacco 33, muro 2, ace 4, errori azione 15, errori battuta 9), Scandicci (attacco 38, muro 7, ace 6, errori azione 10, errori battuta 5). Spettatori: 250 circa. Mvp: Antropova

Autore
Andrea Cobbe
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