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SuperLega

L'Itas inizia un nuovo giro di giostra con un successo

L’Itas Trentino interrompe la serie di tre sconfitte consecutive che le è costata la finale scudetto, superando per 3-2 l’Allianz Milano nella prima sfiancante sfida della serie che mette in palio un posto in Champions League, alla quale nessuno sentiva l’esigenza di prendere parte, se non forse la squadra lombarda, alla quale viene data la possibilità di accedere alla più importante coppa europea nonostante il sesto posto in regular season e l’eliminazione in semifinale scudetto. Per gli ormai ex campioni d’Italia è invece un’inutile dispendiosissimo giro di giostra per guadagnarsi un ticket europeo che la vittoria in regular season dovrebbe blindare senza se e senza ma e che succhia loro le ultime energie e mette a repentaglio la salute di una squadra che a questo punto avrebbe dovuto concentrarsi unicamente sulla finale di Champions League del 5 maggio. Follie della pallavolo italiana.

Anche questa volta la squadra di Soli ha dovuto lottare prima che contro l’avversario contro la propria spossatezza, appesantita dall’assenza, oltre che di Sbertoli, utilizzato sistematicamente al servizio, anche di Lavia, bloccato da un problema addominale. Giulio Magalini ha sofferto, ma ha saputo offrire un buon contributo, così come gli altri, che faticano a tenere un ritmo di gioco costante. Decisivi per il successo sono stati Rychlicki, che ha offerto il rendimento più continuo fra i giocatori di palla alta presenti in campo, e Michieletto, che ha iniziato con molte difficoltà, ma è decollato nel quarto e nel quinto set, diventando determinante come ai bei tempi, quelli in cui ha energie da spendere.
Sul piano dei fondamentali una mano enorme è arrivata dal muro (16-7) in una giornata no del servizio (18 errori e 2 ace) e della ricezione, zavorrata della coppia Magalini (29%) - Laurenzano (32%), molto insicura per l’intero match.

La cronaca

L’assenza di Lavia, fermato da una piccola lesione ai muscoli addominali, lancia in campo Magalini in diagonale a Michieletto. Dall’altra parte della rete a non essere della partita è l’ex Matey Kaziyski, probabilmente non al meglio, dato che è l’unico dei suoi a non togliersi mai la tuta. Quindi spazio alle diagonali Porro – Reggers, Ishikawa – Mergarejo e Loser – Vitelli con Catania libero.

Come già avvenuto più e più volte nella lunga serie contro Monza, la squadra di casa parte molto bene, lanciandosi sul 5-2 grazie al fondamentale del muro, che ferma due volte Reggers, la prima con le mani di Michieletto, la seconda con quelle di Magalini, già segno due volte in attacco. L’indiavolato schiacciatore veronese realizza anche il break del 7-3, un impeto che però pian piano si arena. Fino al 13-10 i campioni d’Italia sembrano poter controllare la situazione, poi il turno in battuta di Loser, che genera un contrattacco vincente Reggers e un ace su Laurenzano, inizia a creare insicurezze nel cambio palla di casa (13-12). Rychlicki prova a dare la scossa (15-12), ma un muro di Vitelli su Magalini e un attacco di Reggers riportano Trento alla realtà (15-14). A cambiare la storia della frazione sono le battute di Mergarejo, combinate con i due muri consecutivi di Ishikawa e Vitelli su Rychlicki. Il sorpasso è una doccia gelida per l’Itas, che poi si trova addirittura a -2 quando Ishikawa realizza un ace su Magalini, che sta a guardare la palla che si infila in posto 5 (19-21). Si aggrappa ancora al muro la squadra di Soli per tornare in corsa (Rychlicki su Ishikawa e Podrascanin su Loser), ma sul 23-23 si fa infilare il volata da un clamoroso errore di Magalini, che cade nella rete mentre attacca in maniera vincente, e da un attacco di Mergarejo: 23-25.
Modeste le percentuali di attacco gialloblù (36% contro il 42% di Milano), che fanno ottime cose a muro (5-3), ma pagano lo 0 alle voce ace contro i 2 degli ospiti.

Nella seconda frazione l’avvio è molto equilibrato. Un muro di Acquarone su Mergarejo (6-4) viene compensato da un ace di Vitelli su Magalini (6-6), poi il muro e la difesa di casa riescono a rigiocare per due volte e a mandare a segno Michieletto (10-7). Il time out di Piazza riporta lucidità nelle file meneghine e un muro di Loser su Rychlicki, insieme a un contrattacco di Reggers, annulla di nuovo tutto (10-10). L’Itas continua a crederci e mette a terra due palloni importanti con Michieletto in pipe e Magalini, ma stavolta l’Allianz riesce a rispondere solo con un ace di Loser sul nastro e poi si spegne. A consegnare in anticipo il set all’Itas sono le battute di Rychlicki, che impediscono a Milano di imbastire il cambio palla e permettono a Podrascanin (muro su Vitelli) e Michieletto (doppia pipe vincente) di portare il punteggio sul 18-13. Podrascanin e Michieletto realizzano poi i cambi palla che servono per chiudere 25-18.
La differenza fra i due sistemi di attacco è macroscopica (64%-33%), anche perché Michieletto (73%) la fa da padrone. Milano si deve accontentare di appena 9 punti conquistati schiacciando.

Ritrovato un po’ di morale, la squadra di casa inizia la terza frazione come meglio non potrebbe, ovvero con un 3-0 costruito con le battute di Acquarone (un ace) e due muri di Kozamernik sulla pipe di Mergarejo e su Reggers. Un pallonetto di Ishikawa rimasto sulle sue mani e un muro di Magalini sul giapponese (6-1) sembrano lanciare una frazione molto serena per l’Itas Trentino, che sfrutta un errore di Reggers per portarsi addirittura sul 10-4. Se fosse in salute la squadra a questo punto avrebbe già in mano il set, ma la stanchezza gioca brutti scherzi e basta un turno al servizio di Porro per polverizzare in attimo quasi tutto questo largo vantaggio: due errori consecutivi di Kozamernik in attacco, un ace, una stoccata vincente di Ishikawa e un muro di Reggers su Rychlicki fissano il 12-11. Per la parità a quota 13 basta attendere l’ace di Ishikawa su Laurenzano.
Michieletto sbaglia un servizio e un attacco (17-18), Podrascanin manda fuori un primo tempo e siamo 20-22. Una specie di suicidio, che un contrattacco vincente di Magalini prova a scongiurare (22-22), ma poi il neo entrato Piano mura lo stesso schiacciatore veronese (22-24) e Mergarejo firma il beffardo 23-25.
Dietro al ko c’è un attacco di casa di nuovo in difficoltà (42% contro il 50% di Milano), sottolineato dallo 0% di Michieletto, ma anche un ace in più degli ospiti a parità di muri.

Con rabbia Trento prova a ripartire forte nel quarto parziale, trascinata da un Rychlicki che per fortuna ha ancora energie da gettare sul mondoflex. Suo il muro del 2-0 su Reggers, suo il contrattacco del 5-2 e un nuovo muro su Reggers per il 6-3. Le squadre iniziano a sbagliare al servizio e in attacco, ma l’Itas esagera mettendone in fila tre consecutivi e regalando l’8-8 all’Allianz, che ringrazia, ma non sa capitalizzare il regalo, tanto che Mergarejo manda fuori dal campo un semplice bagher, riportando avanti i gialloblù per 10-8. Tutto è assolutamente precario e un ace di Ishikawa riporta le squadre in parità (11-11), ma è l’ultima reazione milanese, perché poi in campo ci sono i quasi ex campioni d’Italia. Reggers commette un errore, uno Mergarejo con un fallo di portata, contestatissimo dalla squadra ospite (15-12), poi Rychlicki e Magalini restituiscono i regali (15-15), ma un ace dello schiacciatore e un altro errore di Reggers riportano a +3 i trentini, che poi dilagano con i contrattacchi di Michieletto (21-17). Un muro di Kozamernik e un servizio in rete di Porro innescano l’ennesimo tie break di questi playoff gialloblù (25-19).
La parità assoluta sul fronte dell’attacco (44% e 11 punti a testa) e degli ace (1-1) viene bilanciata dal 4-0 per l’Itas a muro, la differenza è tutta lì.

Con le forze che rimangono le squadre affrontano il quinto set, che vale il primo punto nella serie. Rychlicki lo comincia alla grande, firmando un attacco e il muro su Mergarejo, che vale il 4-2, mentre il Potke mette a terra la palla del 5-2 dopo una difesa di Michieletto. La reazione dell’Allianz è fulminea e vale il pareggio costruito da due attacchi di Mergarejo e un ace di Loser su Laurenzano. Fino al 9-8 può succedere di tutto, poi entra Sbertoli in battuta e scarica due bordate verso la metà campo della propria ex squadra: la prima permette all’Itas di mandare segno Michieletto, la seconda all’errore Ishikawa contro il muro a tre. Milano si limita a conquistare due cambi palla, mentre Trento vola sicura verso il successo, chiudendo i conti con due attacchi di Magalini: 15-11.
A fare la differenza è ancora il muro (2-0), insieme a due errori in più dei lombardi.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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