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SuperLega

L'Itas Trentino amministra gara-3 ed è già in semifinale

Itas Trentino e Sir Safety Perugia sono le prime due squadre a conquistare la semifinale scudetto e anche le sole ad aver piegato le rispettive avversarie in tre sole partite. Negli altri due quarti di finale Civitanova ha tenuto in vita la serie, vincendo al tie break contro Monza (che conduce quindi per 2-1 ed ospiterà gara 4), mentre Piacenza ha sfruttato il fattore campo per battere Milano, sempre al tie break, e portarsi avanti 2-1.

Battendo per 3-0 la Valsa Modena, l’Itas Trentino ha dunque archiviato nel migliore dei modi la prima pratica del tabellone ad eliminazione diretta. Lo ha fatto giocando al gatto con il topo, senza mai brillare, ma anche senza mai perdere il controllo della situazione, aiutata dagli emiliani che nei rari momenti di difficoltà dei campioni d’Italia hanno commesso errori poi rivelatisi fatali. Insomma, questo ramo del tabellone non ha proposto nulla di diverso rispetto ai rapporti di forza riscontrati durante la regular season, anzi, considerando che la squadra di Soli ha dovuto affrontare tutte e tre le partite senza il proprio regista titolare, se possibile i ko incassati da Modena sono ancora più pesanti di quello rimediato in campionato. All’andata, fra il resto, era pure riuscita ad avere la meglio.
La squadra di Giuliani ha nuovamente faticato in posto-4, dove né Juantorena né Rinaldi hanno mai offerto un rendimento da playoff, mentre Davyskiba si è mantenuto sempre a galla. Se si considera il vuoto pneumatico al centro della rete (33% per Sanguinetti e 31% per Brehme) e la kiserie di 3 muri in tre dell’intera squadra, si capisce perché Trento ha potuto gestire la situazione senza grossi affanni, anche quando, a forza di abbassare i giri del motore, si è trovata sul 20-20 nel primo set.
Si è trattato anche dell’ultima partita nei playoff italiani per Bruno (ora rimangono le poco stimolanti sfide per il quinto posto), uno dei palleggiatori che hanno fatto la storia della Superlega negli ultimi 15 anni, un addio non proprio felice il suo.

La cronaca

Settetto base con Acquarone per l’Itas Trentino, la Valsa Modena schiera il modulo con tre schiacciatori, utilizzando al solito Davyskiba come opposto. Al centro con Sanguinetti stavolta c’è Brehme fin dal primo scambio.

I primi break point del match sono tutti dei padroni di casa, che accolgono di buon grado l’attacco fuori misura di Sanguinetti (e non sarà l’ultimo), quello vincente di Michieletto, un muro di Podrascanin ancora sul centrale azzurro e due ace dell’Ale nazionale, entrambi su Juantorena, per scappare sull’8-3. Poi, quasi che il compito fosse archiviato, la squadra di Soli comincia ad abbassare il ritmo e dare spazio a Modena, che trova in Juantorena buone uscite in attacco e soprattutto una ricezione solidissima. Un attacco del cubano e un errore di Rychlicki danno respiro agli emiliani (9-7), ma poi si annotano solo cambi palla fino al 15-12, quando Kozamernik mura Brehme e riporta l’Itas a +4. Tutto sembra sotto controllo, ma intanto Juantorena si intesta un altro break point (16-14) e poco dopo la Valsa acchiappa la parità con blitz, attivato dalle battute di Sanguinetti: muro di Davyskiba su Michieletto, ace su Lavia e Siamo 20-20. Un servizio lungo dà la possibilità ai campioni d’Italia di uscire da quella rotazione e a Michieletto di andare a servire: con due siluri offre l’opportunità a Rychlicki e Lavia di mettere a terra due palle decisive (23-20). Ancora la coppia Rychlicki – Lavia porta a casa i punti numero 24 e 25 e archivia il set più complicato della serata.
I numeri non premiano l’attacco di casa (45%-46%), la differenza la fanno un ace in più (2-1) e due muri in più (3-1). Juantorena vanta il 67% in attacco, Rychlicki e Davyskiba il 50%, gli altri non brillano affatto.

Nella seconda frazione, per una volta, Modena parte con il piede giusto. Davyskiba ci mette del suo e fino al 4-7 è inarrestabile, ma poi invece di cavalcare l’onda gli ospiti si arenano, regalando all’Itas Trentino i punti numero 6 e 7, l’ultimo con un altro primo tempo di Sanguinetti lungo. Già che c’è Kozamernik ci mette anche il pallonetto del vantaggio trentino e psicologicamente è una botta per gli emiliani, che escono progressivamente dal set. Lavia mette a terra l’attacco del 12-10, ma è il turno al servizio di Acquarone a chiudere anzitempo la frazione: Brehme manda un pallone alle stelle, Rychlicki invece non si fa pregare e scaglia a terra quello del 16-12. Poi gli emiliani aiutano Trento a velocizzare le operazioni fino al 25-19, con un errore di Rinaldi, uno di Sanguinetti al servizio e uno di Davyskiba, che chiude il set. Rychlicki ci mette anche tre attacchi vincenti.
La star della frazione è proprio l’opposto lussemburghese, che vanta un sontuoso 86%, bene anche Lavia (60%) e Michieletto (50%). Fanno la differenza anche 4 muri contro 0.

Nell’ultima frazione Modena dà la netta impressione di non crederci più. Dopo il muro di Podrascanin su Brehme e l’attacco vincente di Lavia, che vale il 6-4 e dà il via lo show dello schiacciatore calabrese, che si intesta anche il 7-4 e l’8-4. Poi c’è spazio per un ace corto di Acquarone e un altro muro di Kozamernik su Davyskiba. Il gioco trentino si appoggia ora quasi solo sui posti-4, nel frattempo Giuliani manda in campo la diagonale Boninfante – Sapozhkov, che non demerita affatto. Il russo mette a terra i pochi palloni che riceve e la Valsa si avvicina. Un errore di Rinaldi la rimanda a -3 e poi le battute di Lavia fanno danni alla ricezione emiliana: Juantorena sbaglia un attacco, Kozamernik festeggia il 21-16 e un ace vale il 22-16. La strada verso il 3-0 è ormai spianata, ad opporsi ci si mette, con tutte le proprie energie, Sapozhkov, che scaglia tre terrificanti bordate verso i ricevitori trentini, raccogliendo altrettanti ace che lasciano di stucco, Michieletto commette un ultimo errore (22-21), poi l’Itas deciude che ne ha abbastanza e con due attacchi di Rychlicki e un ace di Kozamernik in zona di conflitto archivia la pratica con un 25-21.
I numero dicono che fanno tutto, o quasi, Lavia (64%) e Rychlicki (71%). La differenza è tutta in attacco, a muro e in battuta le squadre praticamente si equivalgono.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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