Contro un ottimo Ziraat la Trentino Itas si salva al tie break
La Trentino Itas mette un piede all’inferno, poi si trascina fuori da una situazione a dir poco complicatissima, mettendo in campo tutte le energie fisiche e mentali di cui dispone e riesce a rimanere in corsa per un posto nella finale di Coppa Cev. Diciamolo onestamente: nessuno si aspettava che lo Ziraat Ankara riuscisse a disputare una match di tale intensità, capace di rispondere colpo su colpo alla squadra di Soli, scippandole sul filo di lana primo e secondo set e trovandosi avanti 21-23 nel quarto, quindi ad un passo da un clamoroso 1-3 che avrebbe potuto ridurre al lumicino le chance trentine di andare a giocarsi questo trofeo. Con grande forza di volontà, prima ancora che con la qualità di gioco, i gialloblù hanno saputo tirarsi fuori dalle secche e portarsi a casa un successo al tie break che lascia apertissimi i giochi in vista del return match del 19 marzo: 3-2 (26-28, 27-29, 25-21, 25-23, 15-8) il risultato finale.

Se lo Ziraat ha messo in campo una qualità di gioco da top team di SuperLega è perché, a differenza di quanto solitamente avviene nelle squadre turche, a giocare ad alto livello non sono stati solo gli stranieri, in particolare Anderson e Ter Maat, ma anche i quattro giocatori autoctoni, ovvero il velocissimo regista Murat Yenipazar, dotato di un servizio molto pericoloso e abilissimo ad attivare i centrali in ogni situazione di gioco, i posti-3 Emre Savas e Bediram Bülbül, autori di 8 muri e 13 punti in attacco, il libero Berkay Bayraktar, che ha difeso parecchi palloni.
Il dazio più pesante la squadra di Soli lo ha pagato al servizio, davvero pessimo questa sera, capace di produrre 25 errori, con punte quasi irritanti da parte di Kozamernik (5) e Rychlicki (6), a fronte di appena 5 ace, 3 dei quali del solo Michieletto. Anche Ankara ha sbagliato l’impossibile (24 errori), ma ha raccolto 8 ace, due dei quali sono serviti per chiudere il primo e il secondo set.
Se ci aggiungiamo la serata per nulla brillante di Rychlicki e di Kozamernik, che avrebbe dovuto lasciare spazio a Bartha ben prima del 17-19 del quarto set, e le sofferenze di Lavia e Michieletto in ricezione, si capisce perché si è arrivati alle 2 ore e 21 di gioco. Ad Ankara servirà un approccio diverso, soprattutto dalla linea dei nove metri.
La cronaca
La Trentino Itas conferma il settetto che sabato aveva superato Cisterna, con Kozamernik in campo fin dal primo scambio, lo Ziraat presenta invece un po’ a sorpresa Ter Maat nel ruolo di opposto con Stern relegato in panchina per l’intero match, Yenipazar al palleggio, Anderson e Clevenot in posto 4, Savas e Bülbül al centro, Bayraktar libero.

L’ace sul nastro di Yenipazar chiarisce subito che tipo di serata sarà, anche se fino al 7-5 la squadra di casa pensa di poter gestire la situazione, aiutata da qualche errore di troppo di Ankara e dai quattro punti dello scatenato Flavio, servito a ripetizione da Sbertoli. Lo Ziraat impatta sul 7-7 con un contrattacco di Anderson e innesca per due volte il muro (con Savas su Michieletto e con Bülbül su Flavio) per andare al sorpasso sull’11-12. Trento reagisce conquistando due break tutto cuore con Lavia, dopo scambi molto lunghi (15-13), ma la gioia dura poco, il tempo di annotare i puntuali contro break di Ankara con uno smash di Yenipazar e un pallonetto out di Lavia (15-16). Michieletto si carica la squadra sulle spalle, firmando 3 punti di fila in attacco (20-18), ma poi l'Itas non conquista più alcun break point. I turchi si guadagnano i vantaggi con una pipe di Anderson (21-21) e un muro di Clevenot su Michieletto (22-23), poi la Trentino Itas commette tre imperdonabili errori quasi consecutivi al servizio e lo Ziraat non può che ringraziare con l’ace finale di Anderson sulle braccia di Lavia e Laurenzano incastrati: 26-28.
Fatali risultano, alla fine, i due errori in più dell’Itas in attacco (3-1) e i due ace in più dello Ziraat (2-0). Rychlicki va al cambio di campo con il 38%, Ter Maat fa poco meglio (43%).

Il secondo set assomiglia maledettamente al primo, purtroppo per la Trentino Itas. Anche in questa frazione il servizio arranca e con esso tutta la fase break, complicatissima. Un ace di Anderson su Michieletto viene annullato da una pipe dello stesso numero 5 trentino, ma poi un muro di Bülbül su Rychlicki e un errore di Michieletto lanciano gli ospiti sul 7-10. Trento reagisce con un muro di Michieletto su Ter Maat (10-12) e poi scarica tre badilate al servizio nella metà campo turca, che valgono tre break portati da un’invasione di Yenipazar, un muro di Rychlicki su Clevenot e un ace sul libero. La lotta è tutta votata a difendere la parità, almeno fino al 16-16, poi con grande caparbietà Lavia e Michieletto schiacciano per il 20-19 e i muri di Sbertoli e Flavio fruttano un agognato 22-20. L’ago della bilancia pende dalla parte trentina, ma Kozamernik butta un servizio in rete, mentre Stern, entrato apposta, fa secco Lavia e Laurenzano (nuovo scontro) dai nove metri (23-23). Sul 24-23 Clevenot attacca out e la Trentino Itas esulta, ma Kavaz invoca il videocheck, che vede un tocco del muro. Inizia una nuova agonia ai vantaggi. Sul 25-25 l’arbitro assegna un punto a Lavia, ma di nuovo il videocheck obbliga a ripetere l’azione, perché il pallonetto del calabrese non aveva toccato terra; sulla ripetizione il direttore di gara fischia a Michieletto una incredibile portata in ricezione (25-26), che sposta l’ago della bilancia dalla parte turca. Sul 27-28 Yenipazar estrae dal cilindro un ace su Lavia e Laurenzano, che si scontrano ancora e propiziano un drammatico 27-29.
In attacco Trento paga un pesante 11-14, che sommato all’1-4 maturato con il servizio risulta fatale. Lavia vanta un superbo 83%, ma Rychlicki compensa con il 33%.

La Trentino Itas si trova in una situazione difficilissima, non facilmente pronosticabile, e non può più sbagliare nulla. La terza frazione è quella che segna l’inversione di tendenza, ma solo nella parte finale. Fino all’8-7 nessuno regala niente a nessuno, poi Michieletto tira fuori dal cilindro due muri a uno consecutivi su Ter Maat e poco dopo lo stesso fa Flavio su Savas al centro (12-9). Nemmeno il tempo di prendere fiato, che Bülbül restituisce la pariglia, murando prima Lavia e poi Rychlicki (14-14). Michieletto si carica la squadra sulle spalle, firmando i punti numero 18, 19 e 20, ma a decidere la frazione sono i due errori consecutivi di Clevenot in attacco, dettati da due bordate di Gabi Garcia dai nove metri. Lavia ci mette sopra il 23-20, poi ancora Gabi esulta per l’ace del 24-20 sul libero Bayraktar. Chiude Kozamernik: 25-21.
I numeri raccontano di un 16-16 in attacco, ma stavolta i gialloblù fanno meglio a muro (4-2) e al servizio (1-0), commettendo appena 3 errori (4 lo Ziraat). Anderson è stellare (70%), ma Ter Maat non passa più (17%).

C’è ancora una montagna da scalare. La Trentino Itas inizia bene la quarta frazione, tenendosi sempre stretto il cambio palla e poi piazzando la zampata dell’8–6 grazie a Lavia. Fino al 14-13 si annotano due soli break point, entrambi a tinte gialloblù, poi Ankara ricomincia a fare paura con un ace del regista Yenipazar e un contrattacco di Ter Maat, che in un lampo riportano Trento ad inseguire (15-16). Ter Maat firma anche il 17-19 e Soli si decide a sostituire lo spento Kozamernik con Bartha, che si presenta con un diabolico ace corto sul libero Bayraktar (19-19). Savas porta lo Ziraat ad un passo dall’impresa con un muro su Rychlicki (20-22), poi sul 22-23 sono di nuovo i servizi violenti di Gabi Garcia ad evitare il peggio: un’invasione di Savas dopo una difesa strepitosa di Laurenzano, un muro di Bartha su Anderson e un contrattacco di Rychlicki gelano i turchi (25-23): si va al tie break.
In questo set l’Itas domina in attacco (17-12), ma paga dazio nel blocco servizio – muro (1-2) e commette un errore in più (8-7). Stavolta Ter Maat e Clevenot fanno il loro (60% e 75%), ma Anderson ha finito la benzina (33%). Il trio di palla alta trentina è tutto al 44%.

Nel quinto parziale i padroni di casa sono spietati. Vanno subito sul 2-0 con un muro dii Rychlicki su Anderson, poi sul 4-1 con una pipe di Michieletto. Un fortunato ace sul nastro di Rychlicki manda Ankara a -4, poi solo cambi palla fino all’11-7, quando l’Ale nazionale scarica tre bordate dai nove metri nel campo turco, raccogliendo due strepitosi ace su Anderson e Bayraktar, dopo un muro di Lavia su Ter Maat, ormai nella buca. Sul 14-8 si discute inutilmente per cinque minuti su un tocco in difesa non giudicabile dalle immagini del videocheck, poi chiude il sipario Rychlicki: 15-8.
La supremazia trentina è netta in ogni aspetto del gioco: 7-2 in attacco, 2-0 a muro, 3-0 al servizio.
Il tabellino
Trentino Itas - Ziraat Bank Ankara 3-2 (26-28, 27-29, 25-21, 25-23, 15-8)
TRENTINO ITAS: Lavia 18 (16a+2m), Kozamernik 5 (5a), Sbertoli 1 (1m), Michieletto 27 (21a+3m+3b), Flavio 15 (11a+4m), Rychlicki 19 (15a+3m+1b), Laurenzano (L); Bartha 1 (1b), Gabi Garcia 1 (1m). N.e. Bristot, Pesaresi, Pellacani, Magalini e Acquarone. All. Fabio Soli.
ZIRAAT BANK: Yenipazar 5 (2a+3b), Anderson 21 (19a+2b), Savas 12 (9a+3m), Ter Maat 16 (15a+1m), Clevenot 11 (9a+1m+1b), Bülbül 10 (4a+5m+1b), Baykatar (L); Stern 1 (1b), Zonca 0, Günes 0. N.e. Sahin Hi., Bayrak, Sahin Hi., Kir. All. Mustafa Kavaz.
ARBITRI: Varbanov di Sofia (Bulgaria) e Batkai-Katona di Budapest (Ungheria).
DURATA SET: 29’, 36’, 28’, 30’, 18’; tot 2h e 21’.
NOTE: 2.377 spettatori per un incasso di 18.331 euro. Trentino Itas: 14 muri, 5 ace, 25 errori in battuta, 4 errori in attacco, 54% in attacco, 44% (14%) in ricezione. Ziraat Bank: 10 muri, 8 ace, 24 errori in battuta, 5 errori in attacco, 50% in attacco, 48% (16%) in ricezione. Mvp Michieletto.